Ci sono novità sul fronte delle tariffe per coloro che sono rimasti nel regime di mercato tutelato di
elettricità e gas, e non sono novità positive. L’Autorità per l’energia ha reso note le nuove tariffe di
luce e gas in vigore dall’1 ottobre al 31 dicembre: il gas aumenterà del 5,4% e l’elettricità
dell’1,7%, una batosta che si abbatte sulle famiglie proprio in concomitanza con l’arrivo del freddo
e delle giornate più brevi.
L’Autorità dichiara che l’impennata dei prezzi è dovuta alla crisi ucraina, ma le associazioni dei
consumatori sostengono che sia l’Autorità per l’energia che il Governo avrebbero potuto fare di più
per evitare i rincari.
Si stima che la spesa media annua per famiglia sarà di 521 euro per l’elettricità (19,295 centesimi
per kW, tasse incluse), così ripartiti:
49,04%: costi di approvvigionamento energia e commercio al dettaglio
22,15%: oneri generali di sistema (l’82,80% è per le rinnovabili)
15,54%: servizi di rete (trasmissione, distribuzione e misura)
13,27%: imposte (tasse + accise)
La spesa per il gas, invece, sarà di 1.148 euro (82 centesimi al metro cubo, tasse incluse), ripartiti
in:
38,71%: costi di approvvigionamento gas naturale e attività connesse
36,30%: imposte (accise + addizionale regionale + Iva)
14,65%: distribuzione e misura
5,96%: vendita al dettaglio
3,34%: trasporto
1,04%: gradualità per riforma condizioni economiche servizio di tutela del gas naturale e
rinegoziazione contratti pluriennali di approvvigionamento
È da notare che, sia per l’energia elettrica che per il gas, la voce più alta è quella
dell’approvvigionamento, ma la seconda voce è data dagli oneri di sistema per l’elettricità, mentre
per il gas a pesare sono le imposte.
Fonte: Adiconsum
Regole e consigli sulla manutenzione della caldaia
È giunto il momento di accendere la caldaia. Per salvaguardare sia la salute che il portafogli,
bisogna provvedere alla manutenzione periodica che non è solo un vantaggio, ma un obbligo di
legge.
Il regolamento DPR n. 74 del 16 aprile 2013 fissa le regole sui controlli di efficienza energetica di
caldaie per il riscaldamento e climatizzatori. Eccole:
– frequenza dei controlli per impianti domestici con potenza superiore a 10kW e inferiore a
100 kW: ogni due anni per impianti a combustibile liquido o solido, ogni quattro anni per
impianti a gas metano o GPL.
-bisogna ricordare che esistono eccezioni regionali, o dettate dai costruttori, o relative a
regolamenti comunali per i Comuni con più di 40 mila abitanti.
-nei Comuni con più di 40 mila abitanti, è opportuno verificare la frequenza degli interventi e
la burocrazia da rispettare (come tenere il libretto di manutenzione, eventuali bolli, eventuali
comunicazioni al Comune). Esiste un apposito Sportello Energia a cui rivolgersi.
-è importante sapere che non rispettare le scadenze previste e non conservare la
documentazione (libretto della caldaia e fatture) può far incorrere in sanzioni, anche
pecuniarie: infatti i Comuni possono svolgere controlli a campione. Nei condomìni con
riscaldamento centralizzato è l’amministratore che ha il compito di conservare la
documentazione.
Fonte: Altroconsumo