Il 17 dicembre prossimo sarà giornata di consultazione referendaria per i cittadini di  una serie di comuni veneti che sono chiamati ad esprimersi sulla fusione in nuove realtà amministrative comunali. La giunta regionale infatti su proposta del vicepresidente e assessore agli enti locali ha approvato i provvedimenti con cui  vengono indetti i referendum consultivi per la fusione dei Comuni di Belfiore e Caldiero della provincia di Verona nel nuovo Comune denominato “Belfiore Caldiero Terme”; dei Comuni di Barbarano Vicentino e Mossano nel nuovo Comune denominato “Barbarano Mossano”; dei Comuni di Arsiero e Tonezza del Cimone nel nuovo Comune denominato “Arsiero Tonezza” in provincia di Vicenza; dei Comuni di Saletto, Santa Margherita d’Adige, Megliadino San Fidenzio e Megliadino San Vitale nel nuovo Comune denominato “Quattroville” in provincia di Padova; dei Comuni di Falcade e Canale d’Agordo nel nuovo Comune denominato “Valle del Biois in provincia di Belluno.

“La giunta regionale ha voluto dare un segnale importante – ha commentato il vicepresidente – fissando la data delle consultazioni referendarie per dar modo ai cittadini interessati di potersi esprimere. Anche gli ultimi due giudizi di merito, approvati dal consiglio pochi giorni fa, hanno trovato oggi nelle delibere di giunta immediata risposta, consentendo peraltro, con l’individuazione di un’unica data per le votazioni, di ridurre ragionevolmente i costi da sostenere per le consultazioni”.

“La Regione – conclude il vicepresidente – prosegue dunque nel percorso che la vede impegnata per la razionalizzazione e l’efficienza delle pubbliche amministrazioni, camminando sempre a fianco delle autonomie locali con sinergie che in termini concreti vanno dal supporto amministrativo e legislativo, alla formazione e al finanziamento di questi processi di cambiamento dell’assetto del territorio”.

Il voto potrà essere espresso dalle ore 7 alle ore 23 di domenica 17 dicembre su un quesito referendario che chiede se si è favorevoli o no alla fusione. In caso di vittoria dei sì e a conclusione dell’intero iter il Consiglio regionale procederà ad approvare le leggi di istituzioni dei nuovi comuni.