La canzone del PIAVE, conosciuta anche come La leggenda del Piave, è una delle più celebri canzoni patriottiche italiane. Il brano fu scritto nel 1918 dal maestro Ermete Giovanni Gaeta nel giugno del 1918 subito dopo la Battaglia del Solstizio, combattuta tra la fine di maggio appunto e i primi di giugno sulle sponde del Piave, lungo il Montello. Durante la seconda guerra mondiale venne addirittura adottata provvisoriamente, dopo l’armistizio dell’8 settembre del 1943, quale inno nazionale.

I fatti storici che ispirarono l’autore risalgono al giugno del 1918, quando l’Impero Austro- Ungarico decise di sferrare un grande attacco, ricordato con il nome di “Battaglia del Solstizio”, sul fronte del fiume Piave per piegare definitivamente l’esercito italiano, già reduce dalla sconfitta di Caporetto. L’esercito imperiale austriaco si avvicinò pertanto alle località venete delle Grave di Papadopoli e del Montello, ma fu costretta ad arrestarsi a causa della piena del fiume. Ebbe così inizio la resistenza delle Forze armate del Regno d’Italia, che costrinse gli austro-ungarici a ripiegare. Il 4 luglio del 1918, la 3ª Armata del Regio Esercito Italiano occupò le zone tra il Piave vecchio ed il Piave nuovo. Durante lo svolgersi della battaglia morirono 84.600 militari italiani e 149.000 militari austro-ungarici. In occasione dell’offensiva finale italiana dopo la Battaglia di Vittorio Veneto, avvenuta nell’ottobre del 1918, il fronte del Piave fu nuovamente teatro di scontri tra l’Austria-Ungheria e l’Italia. Dopo una tenace resistenza iniziale, in concomitanza con lo sfaldamento politico in corso nell’Impero, l’esercito austro-ungarico si disgregò rapidamente, consentendo alle truppe italiane di sfondare le linee nemiche.