La gestione del celebre hotel di Mogliano porta i libri in tribunale e mette in “stand by” 25 lavoratori che, dopo il blocco degli stipendi, ora cercano risposte. Per l’ennesima volta in pochi anni la gestione dell’Hotel Villa Condulmer viene presa in mano dai giudici fallimentari. L’esperienza della Mgv.srl, presentata come una scommessa del giovane imprenditore mestrino Luca Borile, classe 1983, è durata poco. Dopo l’inaugurazione ufficiale del 10 aprile 2014, in pochi mesi, erano sorti già i primi contrasti tra gestori e alcuni dipendenti. Col passare del tempo i rapporti con il personale si sono fatti sempre più tesi a causa del blocco prolungato degli stipendi. A inizio 2015 erano decine i lavoratori che si erano rivolti ai sindacati. La vertenza, il 28 aprile scorso, è sfociata nella presentazione di un’istanza di fallimento da parte dell’avvocato Lucia de Noni, per conto della Cisl. I dipendenti lamentavano, a luglio, il mancato pagamento di numerose mensilità per un ammontare complessivo di 130 mila euro. Una cifra non elevatissima, ma che, per quella realtà del genere, era un pozzo senza fondo. Malgrado le ripetute rassicurazioni dei gestori per il rilancio della struttura alberghiera che ospitò Giuseppe Verdi  e Ronald Reagan, il Tribunale di Treviso ha emesso nei giorni scorsi la sentenza che stabilisce il fallimento della società. La prima udienza è fissata per il 16 aprile 2016. Quella da fronteggiare è sostanzialmente la stessa situazione che si è già presentata in altre due occasioni negli ultimi anni. L’ultimo atto il 25 marzo 2014 quando entra ufficialmente in scena la Mgv, che oltre al giovane Borile, poteva inizialmente fare affidamento sulla figura di Santino Galbiati, fondatore del gruppo Mythos, che però si è presto smarcato.

Gian Nicola Pittalis

image