Troppa la voglia di festeggiare il Redentore, tanto da sovraffollare la chiatta e finirci in in acqua in 19. Bagno fuori programma ma almeno tutti salvi. Per la festa del Redentore, notte di grande lavoro per le forze dell’ordine e del soccorso. La “notte famosissima”, con 90 mila persone in centro storico a godersi i fuochi dalle rive o a bordo di barche è trascorsa più tranquilla rispetto agli anni scorsi.

La sicurezza
Oltretutto i fatti di Nizza avevano alzato l’asticella dell’attenzione e dei controlli da parte delle forze dell’ordine: oltretutto il parallelo tra l’attentato, appena terminati i fuochi d’artificio, nella città della Costa Azzurra, e i foghi veneziani metteva i brividi. In questo senso tutto è filato liscio: forse qualcuno è rimasto a casa rinunciando alla serata indubbiamente piena di fascino del Redentore, ma comunque la massa di gente accorsa in città è stata “gestita” senza intoppi. Ma non sono mancati gli allarmi, compresi due trolley abbandonati: il primo sabato sera al garage comunale di piazzale Roma, il secondo ieri verso le 14 nella zona di San Polo. Si trattava di falsi allarmi.

Barca cola a picco
Allarme alle 6 di ieri a Venezia per un’imbarcazione che si è rovesciata in laguna di fronte all’imbarcadero di Sant’Elena. Diciannove le persone che avevano trascorso la notte su un’imbarcazione di circa sette metri, facendo festa. È bastato un movimento di troppo, l’imbarcazione imbarca acqua e alla fine si inabissa con un bagno inatteso collettivo. I passeggeri della barca sono stati soccorsi da altri natanti che si trovavano nella zona e da due capitani di battelli Actv che si trovavano in zona. Tutti i passeggeri della barca sono stati tratti in salvo e non risulta che qualcuno si sia dovuto rivolgere al Pronto soccorso. Per i soccorsi sono intervenuti anche capitaneria di porto di Venezia, polizia e i vigili del fuoco di Venezia. La zona dove la barca di circa sette metri è colata a picco è stata chiusa al transito dei natanti per il timore di un possibile inquinamento causato dal carburante dentro il motore e per consentire le operazioni di recupero. Capitaneria di porto e Polizia ora stanno svolgendo accertamenti sull’incidente anche per verificare il possibile sovraffollamento della barca come concausa dell’affondamento. Le operazioni di smantellamento del ponte votivo sul canale della Giudecca sono iniziate di prima mattina. Suem, quaranta interventi. Serata e nottata tutto sommato tranquille per il Suem 118 di Venezia che ha vigilato sulla notte del Redentore con una rete diffusa di punti di intervento sanitario.

Il clima
Rispetto al Redentore, torrido, di un anno fa con tanti malori per l’afa, il clima mite ha limitato i disagi e ridotto ad una quarantina gli interventi, gestiti dal Suem 118 e dalla Croce Verde. Gli interventi dei sanitari hanno riguardato, in particolare, casi di traumi di valenza medio bassa e al solito tante intossicazioni da eccesso di consumo di alcol, gestiti nei punti di primo intervento di piazza San Marco e del Lido, potenziati per la serata di grande ressa. Una decina le persone portate al Pronto soccorso dell’ospedale civile di Venezia. Durante la notte l’assistenza ha interessato il Lido, dove erano in corso le feste del post Redentore.

Gian Nicola Pittalis

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