Tra domenica e lunedì, a non meno di 24 ore dall’ultimo nostro articolo (lo trovi QUI) nel quale spiegavamo quello che è successo tre giorni fa all’oasi SOS natura di Spinea, si è verificato un secondo raid di animali uccisi durante la nottata.

“Bracconieri, macellai e infami” sono le prime parole di sconforto di Enrico Piva presidente della associazione che gestisce lo spazio e custodisce gli animali.

Sono 30 le nuove vittime dello spazio tra conigli anatre, galline e porcellini d’india, per un totale di quasi 150 esemplari trovati massacrati nell’ultima settimana.

Per ordine dei carabinieri di Mestre, l’Asl 13 ha prelevato qualche carcassa di animale da portare in centro analisi per far luce su quale possano essere le cause del decesso delle bestiole.

Ad aggiungersi anche l’ipotesi di una razzia di volpi e faine a causa di qualche particolare riscontrato sui cadaveri degli animali massacrati, anche se la pista principale, quella di alcuni delinquenti, rimane la più probabile.

“Questa è mafia, opera di bracconieri macellai, infami senza alcuna pietà – ha commentato Piva – E’ una minaccia vera e propria, hanno voluto finire il loro sporco lavoro. Datemi una mano, devono finirla”.

Arriva anche il sostegno e la solidarietà dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia che lancia un appello a favore dell’oasi di Enrico Piva: “Non sono vandali ma criminali a tutto tondo, senza rispetto per ogni forma di vita, menti malate o vuote. I responsabili vanno puniti con la maggior durezza possibile”.

Matteo Venturini