Il leader dei soci “ribelli” Schiavon vicepresidente e De Franceschi a capo del comitato esecutivo.
L’ex magistrato: «Su Atlante pronti a parlare con Intesa»

L’esordio
«Non voglio le congratulazioni, ditemi auguri piuttosto». A parlare è il nuovo vicepresidente di Veneto Banca, Giovanni Schiavon. La scalata del magistrato, ex presidente del tribunale di Treviso, è compiuta. Il nome di Carlotta De Franceschi, l’economista ex consulente di palazzo Chigi era dato per certo. L’ennesimo colpo di scena: è Schiavon il braccio destro del neo presidente Stefano Ambrosini, che dovrà accompagnare l’istituto di credito in questo percorso ad ostacoli cadenzato da Francoforte. La nomina è avvenuta ieri nel corso del primo consiglio del nuovo board, espressione dei soci di Veneto Banca, insediatosi dopo l’assemblea di giovedì. «La squadra è unita e determinata», dice Schiavon, «la mole di lavoro è enorme, i ritmi serrati. Abbiamo deciso di fare un calendario per presentarci alle istituzioni. Un nuovo cda è già stato fissato per il prossimo giovedì, non c’è tempo da perdere». Sul piano operativo Schiavon non ha dubbi: presidierà fisicamente le filiali del territorio già da lunedì, «per controllare la situazione da vicino», dice, «rendermi conto di qual è l’umore dei dipendenti». L’agenda troppo piena, oggi Schiavon abbandonerà ufficialmente la presidenza dell’associazione Azionisti Veneto Banca, il punto di inizio che lo ha portato alla vicepresidenza. Quella di Schiavon non è stata l’unica nomina ieri: Carlotta De Franceschi, l’ex consigliere del premier Renzi, è stata scelta alla presidenza del Comitato Esecutivo, di cui faranno parte Matteo Cavalcante (presidente dell’associazione Per Veneto Banca) e Aldo Locatelli. A Cristiano Carrus, ex amministratore delegato è stato affidato l’incarico di direttore generale, potenziando l’arco delle attribuzioni per quanto riguarda i compiti interni.

Le deleghe
A Carlotta De Franceschi infine è andata la delega relativa all’esecuzione del piano di ricapitalizzazione a riassetto della banca. Ora la squadra è al completo. L’idea è di studiare i numeri per comprendere gli spazi di un progetto di rilancio che parta dalla sottoscrizione dell’aumento di capitale. I prossimi step sono già segnati. Ambrosini è atteso in Banca d’Italia e in Bce per affrontare il tema dell’aumento di capitale e della successiva quotazione. Il debutto in Borsa è cerchiato il prossimo 22 giugno. Ma su questo programma dal ritmo serratissimo venerdì è calata l’ombra dell’ad di Intesa Messina, che si è sfilato dall’inoptato: Intesa Sanpaolo, avendo investito in Atlante, non è disponibile a detenere alcuna azione di Veneto Banca. Dopo Unicredit con BpVi, anche Intesa Sanpaolo prenota l’ingresso di Atlante a Montebelluna.

Gian Nicola Pittalis

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