Peccato, la gente pare essersi scordata le battaglie per il diritto di voto e la necessità di sfoderare le matite come prima arma della democrazia. Purtroppo, dopo anni di delusioni politiche e di incertezze economiche, la voglia di andare a votare non c’è stata. È questo il primo dato che emerge dalle ultime elezioni. Nonostante fossero ben 57 i comuni alle amministrative, alla chiusura dei seggi solo poco più del 65% degli aventi diritto si era fatto avanti per scegliere nuovo sindaco e nuovo consiglio comunale. L’affluenza più alta l’ha avuta Ponte di Piave (70%), seguita da Preganziol (69%). Quella minore si è invece registrata a Cison di Valmarino (47,56%). Riassumendo il panorama post elezioni vede andare 15 comuni al centro-sinistra, 16 alla Lega, ovvero 10 meno di quelli che aveva, 13 al centro-destra e 7 alle liste civiche. Altro dato significativo è che in tutti i comuni sopra i 15mila abitanti, dov’è previsto il ballottaggio qualora nessuno dei candidati sindaco superi il 50% dei voti, si dovrà tornare alle urne l’8 giugno. A partire da Mogliano, dove andranno al ballottaggio Carola Arena del Partito Democratico e Giovanni Azzolini, il sindaco uscente, sostenuto da tre liste civiche. 67,16 la percentuale dei votanti. Segue la vicina Preganziol, uno dei comuni dov’è stata registrata la più alta affluenza con il 69,9% degli aventi diritto, che vede uno scarto di soli 150 voti tra Sergio Marton (Lega, Forza Italia), e Paolo Galeano (Pd e civiche), con quest’ultimo davanti al 44,49% contro il 42,84% del leghista. Sarà invece sfida a due tra l’ex sindaco Mardegan ed il leghista Pietrobon a Paese, dove l’affluenza si è fermata al 69,26%. Ancora peggio è andata a Vittorio Veneto, dove si è presentato ai seggi solo il 59,93% degli aventi diritto. Il risultato è stato anche in questo caso come da pronostico, ovvero si va al ballottaggio. A contendersi la poltrona di sindaco saranno il primo cittadino uscente Toni Da Re a quota 38,93% e Roberto Tonon al 35,16. Seguono Mognol 9,99, Borsoi 7,47 e Scaglia 5,34. Ora sembrano essere decisive le indicazioni del terzo classificato Alessandro Mognol che, pilotando il suo 10% di consensi, potrebbe decidere il futuro assetto della Città. Non sarà ballottaggio, ma per il rotto della cuffia a Caerano San Marco, dove ha vinto solamente per 3 voti (28,66% delle preferenze) Chiara Mazzocato di Caerano2.com. Passerà invece alla storia l’incredibile pareggio di Revine, tra gli schieramenti civici di Michela Coan (Insieme per un bel Comune) e Candido Moz (Progetto Revine): entrambi hanno preso 613 preferenze. Per decidere chi sarà il sindaco si dovrà procedere anche in questo caso al ballottaggio. Tra i grandi sconfitti spicca il candidato sindaco dei Venetisti nel comune di Zero Branco (Treviso), Giannarciso Durigon, imprenditore 51enne della lista ‘Veneto Si”, che si è fermato a 432 voti. La lista appoggiata dai separatisti di Plebiscito.eu ha ottenuto comunque l’elezione di un consigliere. Lorenza Pill