Per la Cgil di Treviso è allarme rosso sulle Banche Popolari Venete, Veneto banca e Popolari di Vicenza. Mercoledì 21 giugno ci sarà una scadenza importante per Veneto Banca, quella di un prestito obbligazionario subordinato di 150 milioni di euro. E allora si potrà avere un primo assaggio dello scenario futuro per il gruppo bancario di Montebelluna che con Popolare di Vicenza rappresenta l’ottavo gruppo bancario per totale attivo e totale impieghi finanziando oltre 130.000 piccole imprese italiane di cui il 37% proprio nel triveneto.
“Che la politica italiana vada a Bruxelles a battere i piedi; bisogna trovare la soluzione politica non di carattere finanziario – sostiene Giacomo Vendrame, segretario CGIL Treviso – è ora di dare un segnale forte perche il tempo sta scadendo per davvero. Rischiamo di trovarci con le macerie e governare sulle macerie non va bene a nessuno
Dalle previsioni i tagli ci saranno ma ciò che spaventa è la dimensione che potrebbero raggiungere: è come se una delle due banche venisse cancellata.

Si parla dunque di quasi 5000 esuberi e di un impatto devastante anche per il sistema produttivo italiano, dal momento che il PIL italiano è ancorato al sistema bancario italiano e le due venete sono quasi un 10%. Se il sistema politico italiano e europeo non trovasse una soluzione il tracollo porterebbe ad una perdita di 80 miliardi secondo il dato fornito dal sottosegretario Baretta.