E’ in pieno atto la battaglia della Cisl Veneto per la diffusione dei contratti aziendali nei quali è incluso il “premio di risultato” visto che per la maggiore ad oggi milioni di euro all’anno finiscono in tasse anzichè nella busta paga dei lavoratori.

Il governo, con questa nuova formula dei premi per risultato, ha in forma definitiva consentito le agevolazioni fiscali del caso.

Secondo i calcoli portati avanti dalla Cisl, con i premi si può arrivare a qualche centinaio di euro ad una intera busta paga in più all’anno per lavoratore.

Gli esperti fiscali hanno così spiegato: “Se i risultati produttivi conseguiti vengono pagati in maggior salario la tassazione delle somme erogate è del 10% fisso, queste somme non fanno reddito per il calcolo del bonus 80 euro”.

Nonostante questo lo strumento è ancora poco diffuso, come ad esempio nel settore metalmeccanico che riguarda solo il 40% dei lavoratori che ad oggi nella sua totalità arrivano a 170 mila unità.

Onofrio Rota, segretario Cisl Veneto ha commentato: “La detassazione dei premi di risultato è un nostro cavallo di battaglia, perchè incentiva imprenditori e lavoratori a cooperare per migliorare la competitività delle imprese, con riflessi positivi anche sull’occupazione”.

Matteo Venturini