Le autorità belghe ritengono ormai imminente un attentato a Bruxelles. Per questo il livello di allerta nella capitale è stato portato al massimo livello – il quattro – e lasciato a tre nel resto del Paese. Il Centro di Crisi del Ministero dell’Interno belga ha diramato un allarme con toni inequivocabili che lasciano presagire il peggio. Un allarme che arriva proprio mentre l’Onu lancia un primo segnale di compattezza nella lotta allo Stato islamico. Una risoluzione, votata all’unanimità, che autorizza “qualsiasi misura contro l’Is”.Nel testo dell’allerta si mette in guardia la popolazione per “un’imminente e molto grave minaccia nella regione di Bruxelles che richiede l’assunzione di specifiche misure di sicurezza così come di raccomandazioni alla popolazione”. Tra queste “evitare posti con alte concentrazioni di persone nella regione di Bruxelles: concerti, stazioni ferroviarie e aeroporti, trasporti pubblici, le zone ad altra concentrazione commerciali”. Si chiede anche di “facilitare i controlli di sicurezza” e di “non contribuire a diffondere voci infondate ed attenersi e seguire solo le informazioni ufficiali dalle autorità locali e della polizia”. Il comunicato si conclude sottolineando che “non saranno forniti ulteriori elementi perché sono in corso indagini. Mentre nella prossime ore ci sarà un aggiornamento dal governo”. Come misura precauzionale, sono state chiuse tutte le stazioni della metropolitana della capitale. Il Centro nazionale di crisi belga (Ocam), oltre a chiedere di annullare tutti i grandi eventi previsti a Bruxelles nel fine settimana e di chiudere la metro, “raccomanda di annullare le partite di calcio di prima e seconda divisione”. Tra le città a rischio, oltre Roma e le altre capitali, anche Venezia per l’imminente giubileo.

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