E’ giunta al termine la vicenda che ha tormentato Graziano Stacchio, il benzinaio di Ponte di Nanto che il 3 febbraio 2015, che per difendere una commessa dell’oreficeria dell’amico Robertino Zancan ha sparato ad un bandito uccidendolo.

Il giudice ha voluto archiviare la causa stabilendo che il colpo di fucile che ha ucciso il rapinatore Albano Cassol, non è da considerarsi un eccesso colposo di legittima difesa.

Il giudice Stefano Furlani ha così accolto la richiesta del procuratore Antonino Cappelleri e del pm Cristina Gava.

Per difendersi davanti ai giudici Stacchio in questi ultimi mesi è arrivato a sborsare oltre 30 mila euro di spese legali, poi interamente rimborsate dalla solidarietà.

Lo stesso Stacchio ha commentato: “Avevo la coscienza tranquilla, prego tutte le sere per la persona morta e i suoi familiari”.

La Lega Nord può ritenersi soddisfatta, unica forza politica che non ha mai abbandonato il benzinaio, in particolare Roberto Calderoli ha affermato che non sarebbe stato neppure il caso di indagarlo e che ora giustizia è stata fatta.

Matteo Venturini