Domenica 2 Ottobre alle ore 18, presso Relais Monaco di Ponzano Veneto (TV), si terrà un esclusivo evento, “Il Caviale non ha più segreti”.

Organizzato da I Poeti dea Sopa Coada in collaborazione con  i Narratori del Gusto, Protagoniste saranno pregiate degustazioni di “Calvisius caviar” (BS), accompagnate da Moscato Secco il “SIRIO” della Cantina VIGNALTA dei Colli Euganei (PD). Un’evento unico, un viaggio attraverso la storia del caviale, verranno descritte le diverse specie di storione, le regole di conservazione e di degustazione ed tutti i segreti che consentono di apprezzare un prodotto di qualità. Ogni degustazione verrà accompagnata da un racconto contemporaneo sul caviale, narrato dall’attrice Susanna Zanolli.

Oggi abbiamo il piacere di incontrare il Dr. Mario PazzagliaDirettore Ricerca e Sviluppo di “Calvisus caviar” (BS).

Il Caviale ha origine antichissime, è corretto ritenere che ad oggi è un’eccellenza a molti ancora sconosciuta?Eventi come quello di domenica possono aiutare a farlo conoscere e apprezzare maggiormente?

Assolutamente si. Il termine Caviar nel mondo è utilizzato per elevare la percezione del valore economico di un prodotto, un esempio è la linea di borse di Chanel, e in pochi lo riconducono al cibo.

Il Caviale è un alimento ancora poco conosciuto, il più delle volte si confondono le uova di vari pesci, non tutti sanno che le sole uova di storione possono definirsi caviale. Per molti è un cibo leggendario per molti altri un cibo da non assaggiare nemmeno a causa di pregiudizi, per altri ancora memori di ricordi di esperienze al limite della commestibilità un cibo da evitare. Purtroppo molti avendo assaggiato le uova di succedanei, ad esempio il lombo o il salmone delusi dal gusto forte non vogliono ripetere l’esperienza, ma ci tengo a ricordare che tutte le uova che non derivano dallo storione non sono caviale.

“Calvisius caviar” da oltre quarant’anni produce caviale adottando metodi di produzione all’avanguardia e tecniche tradizionali in grado di offrire a tutti i nostri clienti una qualità eccellente. Il nostro è un prodotto moderno, lavorato secondo il metodo tradizionale russo detto “Malossol”, parola che significa “a basso contenuto di sale. Questa caratteristica lo rende delicato, semplice, facile da apprezzare, molto aromatico, vicino al mondo della pasticceria con una componente burrosa, con note di frutta secca. Nella nostra azienda abbiamo fatto un esperimento, abbiamo fatto assaggiare il nostro caviale ai bimbi dei nostri dipendenti, per loro non è certo un prodotto mito o leggenda, hanno un approccio vergine, una cosa o mi piace o non mi piace…risultato ai figli dei nostri dipendenti il caviale piace.

La serata di domenica è un’ottima soluzione per far conoscere la cultura del caviale, l’approccio sensoriale è sicuramente il più corretto, abbiamo deciso di non raccogliere le opinioni in una scheda tecnica ma di proporre una vera e propria tavola rotonda dove ci si confronterà sulle sensazioni e emergeranno tutte le caratteristiche del caviale.

L’analisi sensoriale del caviale è ancora poco diffusa, non c’è un approccio moderno tipico per altri prodotti come ad esempio per il vino. Per anni non c’è stato l’interesse di diffonderne la cultura. Oggi ci sono molti produttori, è nostro interesse che i consumatori sappiano differenziare i diversi prodotti, riconoscerne la qualità e comprenderne gli sforzi.

Quali prodotti “Calvisius caviar” verranno degustati durante la serata?

Il primo sarà Calvisius Tradition deriva dallo storione bianco, la prima specie allevata dalla nostra azienda, è il prodotto che ci ha resi più famosi nel mondo. Il secondo sarà Calvisius Siberian, deriva dallo storione siberiano, uno dei più noti, allevato in modo diffuso in Francia, ha caratteristiche differenti rispetto al primo. Il terzo Calvisius Da Vinci, mi piace definirlo una scelta etica, deriva dallo storione dell’Adriatico, una specie preziosa, salvata dall’estinzione grazie alla passione per il nostro lavoro, un caviale meno apprezzabile all’occhio ma dal punto di vista sensoriale ha una personalità molto forte, facilmente percepibile come differente rispetto alle altre tipologie. Abbiamo scoperto che una buona percentuale di consumatori lo preferisce per la sua nota iodata che ricorda il mare.

Si è deciso di uscire dagli schemi sull’abbinamento, il tradizionale Champagne lascia posto ad un vino veneto, Moscato Secco il “SIRIO” della Cantina Vignalta. Cosa ne pensa?

Sono molto curioso. Se nella visione tradizionale il caviale viene accompagnato o dalla Vodka o dallo Champagne, mi permetto di esprimere un mio personale giudizio, a mio avviso la vodka era idonea a caviali diversi, sui nostri prodotti va a distruggere le note aromatiche del caviale, la bollicina invece le esalta perché aumenta il flusso nella via retronasale. La nostra azienda consiglia l’abbinamento con il Franciacorta. Ma sono sempre felice di poter provare abbinamenti diversi, l’importante è orientarsi sempre su vini importanti ed equilibrati.

Vedremo domenica, una parte di gioco sperimentale e di sorpresa ci sta, rende ancora più particolare la serata.

 

 

Per informazioni: 3935328762

 

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