Il mito del Nordest produttivo ed efficiente esce alquanto appannato dalla speciale classifica della competitività 2016 stilata dalla Commissione europea. Per trovare una rappresentanza del Triveneto bisogna scorrere di molto il ranking. La prima è la provincia di Trento, che si piazza al 153esimo posto, seguita da Bolzano (160esimo), dal Friuli Venezia Giulia (162esimo). Il Veneto occupa la 169esima posizione. Complessivamente tutta l’area del Nordest, eccetto Bolzano, registra un arretramento, anche se contenuto, rispetto alla classifica del 2013.

«Perdiamo terreno sui temi della formazione e dell’innovazione, determinanti per interpretare i complessi scenari economici, politici e sociali del nostro tempo. Occorre che imprese e istituzioni lavorino insieme per rendere più attrattivi i nostri territori», è stato il commento del presidente di Fondazione Nordest, Francesco Peghin.

Lanciato nel 2010 e pubblicato con cadenza triennale, l’indice di competitività regionale (RCI) consente alle regioni di monitorare e valutare il loro sviluppo nel tempo e a confronto con le altre. L’RCI, che fa proprio l’approccio dell’indice di competitività globale del Forum economico mondiale, è la prima misurazione in grado di fornire una prospettiva europea sulla competitività delle regioni dell’Ue.

Gli indicatori utilizzati per misurare l’indice di competitività 2016 fanno riferimento a tre macro-aree: condizioni di base (istituzioni; stabilità macroeconomica; infrastrutture, salute, prima istruzione); efficienza (istruzione superiore, formazione e apprendimento permanente; efficienza del mercato del lavoro e dimensioni del mercato); innovazione (preparazione tecnologica; articolazione del contesto economico e produttivo; livello di innovazione).