Certe vittorie pesano più di altre. La De’ Longhi Treviso Basket, in trasferta contro Recanati, soffre le pene dell’inferno fino all’ultimo quarto, quando riesce a piazzare una difficile rimonta, vincendo una partita che alla prova dei fatti è risultata molto più ostica del previsto.

D’altra parte coach Stefano Pillastrini aveva messo tutti in guardia alla vigilia, arringando i tifosi e soprattutto i suoi giocatori sui rischi connessi a sottovalutare l’avversaria solo perché ultima in classifica: “gli scontri prima contro ultima sono sempre da prendere con le pinze”. E ieri si è visto.

Pronti-via ed è subito Ambalt: il fanalino di coda spinge sull’acceleratore, lotta su ogni pallone, e al primo quarto chiude 21-19 dopo essersi trovata anche a +7, al termine di 5 minuti iniziali shock per Treviso. Fantinelli e compagni reagiscono però furiosamente nel secondo quarto, lanciati proprio da una tripla del capitano, che suona alla carica prima dell’intervallo lungo: a fine primo tempo la De’ Longhi conduce 35-39, grazie al canestro pesante di Marini che arriva a ridosso della sirena.

L’epilogo del match sembra ormai già scritto, ma al rientro dagli spogliatoi succede invece quello che non ti aspetti: Recanati butta sul parquet tutto ciò che ha, e coach Sacco riesce a mettere sotto scacco l’attacco di Treviso, concludendo il terzo quarto con un terrificante parziale di 16-4. Il morale di Treviso è a Terra, mentre Recanati “vede” ormai il colpaccio dietro l’angolo, iniziando l’ultima frazione di gara forte con un goloso vantaggio da gestire, 51-43.

Ma la De’ Longhi è pur sempre la squadra che quest’anno ha saputo vincere in trasferta con Roseto e Trieste, una formazione fiera che non molla mai. Così Fantinelli suona la carica, e mentre Reynolds conquista falli preziosi (e realizzando 3 punti su 4 dalla lunetta nei secondi finali da gara), Perry, Saccaggia, Volpin e Moretti segnano canestri importanti uno dietro l’altro. Morale della favola: quinta vittoria consecutiva, Treviso chiude 64 a 61 un match “testacoda” in cui per lunghi tratti Davide ha spaventato Golia.