Suoni delle Dolomiti 2007È datata addirittura 1995 la prima edizione de I suoni delle Dolomiti, il sempre più ricco festival di musica in alta quota, nella cornice maestosa e straordinaria delle Dolomiti trentine. Una tradizione che si rinnova aggiungendo di volta in volta generi, artisti, atmosfere.

Pubblico e musicisti che zaino in spalla, strumenti compresi, raggiungono le più belle montagne del Trentino per condividere un’esperienza unica. Tre i filoni di cui è composta l’edizione 2015: Concerti delle 13, L’Alba delle Dolomiti e Trekking. In tutto 17 eventi eccezionali che riempiranno l’intera estate con due mesi di iniziative, fino al 28 agosto.

Fenomenale l’apertura con il trekking musicale organizzato dal 2 al 4 luglio in Val di Fassa, con concerto finale al Rifugio Contrin: protagonista il musicista di fama internazionale Mario Brunello, che di questo festival è ospite sin dalla prima edizione, insieme al suo pregiato violoncello del Seicento. Con lui hanno camminato lungo quelle che furono le linee del fronte della Grande Guerra, Ivano Battiston e la sua fisarmonica e Gabriele Ragghianti al contrabbasso.

Dalla musica classica al jazz, dalla musica del mondo a quella d’autore, i Concerti delle 13 propongono un cartellone che va dalle improvvisazioni pianistiche in libertà di Enrico Pieranunzi al maestro premio Oscar Nicola Piovani, dalla poesia a suon di kora – strumento a corde dell’Africa Occidentale – del poeta del Mali Toumani Diabaté al virtuoso del violino Thomas Zehetmair alle prese con i Capricci di Paganini. E poi ancora gli italiani: Pietra Magoni, Nina Zilli e Niccolò Fabi.

Ancora più suggestiva L’Alba delle Dolomiti con un affascinante incontro tra jazz e musica classica alle 6 del mattino, in programma il 18 luglio a Col Margherita, in Val di Fassa. Brunello tornerà sulle Dolomiti per salutare il sorgere del sole con altri quattro violoncellisti, i Cello4Ever, e con il trombettista americano Dave Douglas, figura di spicco del panorama jazzistico contemporaneo.

Info: www.isuonidelledolomiti.it

Foto credits: Ronny Kiaulehn