Pizzicato con le mani nel sacco. E’ proprio il caso di dirlo. Ed ora si beccherà una denuncia penale e una multa da 600 euro. Alcun i giorni fa un cittadino trevigiano aveva notato ben trenta sacchi di ramaglie e vegetale nel Sile in zona Sant’Antonino. Aveva aperto i sacchi e chiamato la Polizia Municipale di Treviso.

Gli agenti avevano aperto i sacchi e con il personale di Contarina hanno passato al setaccio sacco per sacco e controllato il contenuto. Un sacco pieno di edera ha inchiodato il colpevole. E sono scattate le denunce. Per il responsabile, un rumeno che abita in zona, maximulta di 600 euro, più onere dello smaltimento e la possibile denuncia penale per il danno ambientale in un sito pregiato. I vigili sono stati inflessibili, e le indagini sono passate per un attento esame delle foglie dei sacchi.

Il merito della scoperta va a un cittadino di Treviso che quando ha visto la discarica abusiva, un piccolo grande scempio e ha subito chiamato i vigili. Il comandante Maurizio Tondato ha guidato il sopralluogo, con l’ausilio della vigilanza del consiglio di Bacino Priula, che analizzava i rifiuti recuperati da Contarina. L’ispezione attenta dei rifiuti, una vera e propria indagine, ha portato a individuare il profilo del “ produttore” e a localizzare il contesto, con il conforto delle tracce presenti sulla riva. In pochi giorni è stato individuato il rumeno: si era sbarazzato di quanto raccolto nell’immobile da poco occupato.

Prova delle prove, l’edera nei sacchi era della pianta nel cortile. L’ammissione delle responsabilità non gli ha evitato maximulta e fattura dello smaltimento, mentre il nucleo di tutela ambientale dei vigili valuta la denuncia penale in Procura. Tondato ha sottolineato come «la polizia locale ha tra i suoi obiettivi anche il reprimere e correggere comportamenti scorretti lesivi del decoro della città: l’abbandono dei rifiuti è certo tra questi».