Il commento
La Gesam Lucca conquista il pass per la finale scudetto. Christmas e compagne fuori a testa alta. Francesca Dotto grande protagonista.
Lucca vola in finale, overtime ancora fatale all’Umana, che perde 64-68. Grande battaglia, partita stupenda agonisticamente parlando, Francesca Dotto castiga le vecchie compagne, Venezia per due volte ha il pallone della vittoria ma lo getta al vento. Tanti rimpianti per l’Umana, davanti a 1630 spettatori.

La cronaca
L’Umana parte fortissimo in difesa, concedendo solo un tiro facile a Dotto, ma non riesce a capitalizzare in attacco. Dotto e Wojta portano avanti Lucca, difese aggressive, arbitraggio permissivo con due soli falli fischiati in 10′. Attacchi azzerati con Sandri che limita Harmon, ma anche la Gesan neutralizza Christmas. La partita si accende nel secondo quarto quando Liberalotto e Diamanti iniziano le rotazioni. Ottimo impatto difensivo di Formica, Caterina Dotto spinge più di Carangelo: Ruzickova, Formica e Bagnara riportano avanti l’Umana . Torna Christmas e l’Umana sale a +4, ma la gara è infuocata con continui capovolgimenti di fronte. Caterina Dotto timbra i primi due liberi fischiati dalla terna arbitrale. Si segna col contagocce, seconda sirena ancora in parità. Francesca Dotto prova a spezzare l’equilibrio, ci pensa Francesca Pan ad accendere il Taliercio e la squadra la segue con la seconda tripla di Sandri e la sospensione di Ruzickova. Lucca aggrappata alle invenzione di Harmon, attacchi più prolifici, con vantaggi e repliche, il quarto si chiude con la tripla sulla sirena di Caterina Dotto. Si viaggia punto a punto, l’Umana è vivissima, Carangelo riporta avanti le granata. Ancora la zona a mandare in tilt Lucca con Francesca Dotto a 4 falli, ma è proprio l’ex a spezzare l’equilibrio a 57″ dalla fine. Pareggia Fointenette, che poi perde palla nell’ultima azione. E siamo all’overtime. Tanta stanchezza, solo la tripla di Francesca Dotto. Battaglia su ogni pallone. Ruzickova illude , Wojta replica e Fontenette perde un pallone mortale. È la resa.

Gian Nicola Pittalis

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