GiuseppeBortolussiSe l’è portato via una lunga malattia. Giuseppe Bortolussi, anima e voce del Nord Est per almeno 35 anni, è morto sabato sera all’ospedale di Padova dov’era ricoverato da alcune settimane. Dal 1980 era segretario della Cgia di Mestre, l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese che vanta un centro di studi economici che negli anni ha saputo imporsi a livello nazionale. “È venuto a mancare un uomo, un padre e un amico di grande levatura morale, culturale e politica” le poche parole con cui l’ente ha annunciato in una nota la morte del segretario.

Nato a Gruaro, nel veneziano, il 4 agosto 1948, Bortolussi è diventato nel tempo uno dei maggiori esperti a livello nazionale dei temi legati al Nord Est, al mondo delle piccole e medie imprese e al fisco. Ha tentato anche l’avventura politica prima come assessore al commercio, turismo e sport per la città lagunare, nella seconda giunta guidata da Massimo Cacciari. Poi, nel 2010, aveva sfidato, perdendo, Luca Zaia alla guida della Regione ed era diventato consigliere.

Unanime il cordoglio del mondo politico e imprenditoriale del Nord Est. “Abbiamo perso un veneto vero, se ne va un pezzo della nostra recente storia regionale – ha commentato proprio l’ex rivale Luca Zaia – un uomo forte, determinato, scrupoloso negli approfondimenti di temi ai quali dedicava molto più che un normale interesse professionale, a difesa di quel sistema economico ed imprenditoriale che ha fatto la storia del Nordest”.

“Con la scomparsa di Giuseppe Bortolussi – il ricordo di Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia – la città perde un importante punto di riferimento per il mondo economico. Persona preparata, attenta e puntuale, si è sempre impegnato anima e corpo sia nel suo storico ruolo di segretario della Cgia, sia negli incarichi pubblici che ha ricoperto, dando voce e forza alle istanze degli artigiani e non solo. Ricordo, inoltre, l’importante lavoro di ricerca statistica, analisi e approfondimento che assieme ai suoi collaboratori ha saputo sviluppare a livello nazionale e che hanno dato lustro all’Associazione di categoria in cui egli ha operato”.

“Un uomo scrupoloso e un amministratore intelligente” il commento di Renato Brunetta. “Aveva capito il valore dello studio e dell’analisi dei dati sull’economia del territorio” ha spiegato Paolo Costa, presidente dell’Autorità Portuale.