Alessandro Ferro è diventato sindaco 5 Stelle di Chioggia vincendo al ballottaggio con Giuseppe Casson: assume il ruolo di primo cittadino con il 59,8% , nello specifico 13.374 voti, contro il 40,2% del sindaco uscente.

L’attuale sindaco Ferro ha 41 anni ed è laureato in architettura, è il primo sindaco grillino a Chioggia e come ci si aspetta dal partito 5 Stelle le sue parole d’ordine sono onestà, trasparenza e competenza. Il suo motto è siamo in una botte di ferro, e lo abbiamo intervistato per approfondire alcune questioni su Chioggia e non solo.

Quali sono le proposte che vedremo attuare durante il suo mandato sul territorio di Chioggia e come ha intenzione di relazionarsi con gli altri partiti nei prossimi cinque anni?

Innanzitutto con gli altri partiti di opposizione o minoranza ci sarà sempre apertura al confronto e alle proposte, se quest’ultime andranno a beneficio dei cittadini e verranno condivise con noi non ci sarà alcuna preclusione da parte mia a riguardo.

Il programma sarà esattamente quello della nostra campagna elettorale, cercheremo di attuarlo nella sua totalità e verrà ribadito durante il primo Consiglio Comunale dell’8 luglio con forza e positività. Alcuni dei punti salienti del programma sono l’inserimento di agevolazioni fiscali per le nuove attività su alcune imposte comunali, lo sviluppo della viabilità avendo un occhio di riguardo alle frazioni circostanti, il miglioramento delle strutture scolastiche e sportive, il prolungamento della stagione estiva per rinforzare il turismo a Chioggia e soprattutto l’organizzazione di un sistema di controllo sulle presenze alle sedute delle commissioni da parte dei consiglieri comunali. Il progetto è quello di accontentare i cittadini attuando interventi tangibili, migliorando la città e la situazione di chi la vive quotidianamente.

Cosa ne pensa e come si porrà di fronte alle grandi opere già presenti sul territorio o a quelle che verranno proposte in futuro durante il suo mandato?

Ben vengano le grandi opere, sono propenso a continuare nella loro direzione o favorevole verso i nuovi progetti utili alla cittadinanza e al territorio. Se prendiamo ad esempio lo sbarramento del cuneo sul Brenta, che diventerà anche un collegamento alternativo fra Sottomarina e Isola Verde, la nostra posizione è fortemente a favore per via della problematica ambientale dell’intrusione delle acque salate nelle colture e del problema sulla viabilità, infatti il ponte sopra lo sbarramento antisalino diventerà il tratto stradale alternativo alla strada Romea, una delle più pericolose della zona. Questo progetto porterà giovamento al territorio e ai cittadini stessi.

Qual è la sua opinione riguardo al cambio di rotta nelle elezioni appena passate che ha visto i 5 Stelle spostarsi in prima fila a Chioggia?

Sicuramente la campagna a stretto contatto con le persone, che il partito 5 Stelle ha attuato prima delle elezioni, ha avuto un grande successo. Essere nelle piazze della città e incontrare i cittadini fa la differenza, inoltre la volontà di cambiamento e rinnovamento ha avuto una forte spinta grazie alla delusione provocata dall’amministrazione uscente che è rimasta ferma e immobile troppo a lungo così da rendere il cambiamento possibile e desiderato da molti.

Erika Marchi