Davide Mazzanti, ex coach dell’Imoco Conegliano Volley, debutta finalmente sulla panchina della Nazionale Italiana, appena ereditta da un allenatore leggendario come Marco Bonitta. Dopo aver condotto le Pantere Gialloblu a due anni di successi, Mazzanti si cimenta ora con la squadra azzurra, profondamente rinnovata ma subito chiamata a confrontarsi con l’ostacolo più duro: le campionesse olimpiche in carica della Cina, padrone di casa nel Grand Prix che comincia oggi alle ore 13. Dopo il match d’esordio, le pallavoliste italiane avranno a che fare con due ossi altrettanto duri, nei prossimi giorni: Stati Uniti (bronzo olimpico) e Russia (quinta a Rio e campionessa europea in carica).

L’obiettivo è raggiungere le Final Six: un traguardo ambizioso, data la concorrenza, ma probabilmente alla portata della nostra Nazionale vista la grande qualità presente sia in campo che in panchina, tra italiane native ed oriunde naturalizzate. Davide Mazzanti ha già dimostrato a Conegliano di saper prendere una squadra forte sulla carta, ma profondamente rinnovata ed acerba, e trasformarla rapidamente in un gruppo coeso e vincente, efficace a livello mentale ancor prima che tecnico od atletico. L’Italia è il banco di prova più probante ed ostico che esista però, come per tutte le nazionali di qualsiasi sport al mondo: fare l’allenatore, avendo le proprie atlete a disposizione in palestra tutti i giorni dell’anno, è ben diverso (e per certi aspetti più “semplice”) che dover agire come selezionatore, costretto a plasmare una squadra nei pochi giorni disponibili che la stagione per club concede (purtroppo) alla rappresentativa del Paese.

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