L’azienda agricola La Montecchia ancora una volta sotto i riflettori italiani. L’azienda guidata da Giordano Emo Capodilista ha conquistato pochi giorni fa le tre impronte di Go Wine assieme ad altre 17 cantine italiane. Le impronte rappresentano un segno di ”eccellenza” nel campo dell’enoturismo nazionale e costituiscono una sorta di segno ideale che Go Wine assegna alle cantine che hanno conseguito un alto punteggio nella valutazione complessiva su sito, accoglienza e profilo produttivo. Nella speciale classifica per regioni il Veneto si trova al terzo posto in classifica dopo la Toscana che riconferma il suo primato con 47 impronte, seguita dal Piemonte. In totale sono 17 le Cantine che raggiungono il vertice delle “Tre Impronte Go Wine”. Tra queste due le venete legati ai marchi storici Capodilista e Bisol. L’evento di presentazione della Guida Cantine d’Italia 2016”, si è svolto a Milano e a ha visto la presenza tra gli altri del giornalista Antonio Paolini e dello scrittore Marco Balzano, recente vincitore del Premio Campiello. Insieme a loro il giornalista Massimo Zanichelli che ha curato per la Guida 10 interviste a uomini e donne del vino italiano. Non poteva mancare ovviamente Massimo Corrado, presidente di Go Wine, che ha presentato le linee generali del volume e le sue principali novità. Ogni cantina è presentata attraverso una valutazione in stelle (su scala 5), suddivisa nei tre aspetti che sono ritenuti rilevanti dalla Guida: il sito, l’accoglienza e i vini.
Inalterato è sempre lo spirito dell’opera: spingere l’appassionato a viaggiare per conoscere il fascino del territorio del vino italiano attraverso il racconto di molti suoi interpreti d’elezione.

Gian Nicola Pittalis

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