Certo, nella vita le battute ci stanno, ma mai solleticare i nervi di chi è teso come una corda di violino. Ecco che ieri un’infelice battuta di un passeggero di un aereo al Marco Polo ha bloccato l’intero impianto. «Nella stiva ho una grappa artigianale che è una bomba, speriamo non me la blocchino». Frase detta da un trevigiano-canadese di 70 anni alla compagna, poi prendete le parole «bomba» e «stiva» e, coi tempi che corrono arriva l’allarme. 

Il passeggero, che aveva ascoltato la conversazione, non ci ha trovato nulla da ridere e il malinteso va in scena. I 261 passeggeri del volo della compagnia Air Canada in partenza da Venezia si trovavano pronti a salire sull’aeromobile quando un passeggero ha ascoltato una parte della conversazione. Preoccupato, una volta salito a bordo è andato dal comandante dell’aereo, che ha subito dato l’allarme alla torre di controllo e alla polizia di frontiera.

Un avviso che ha fatto scattare il protocollo dell’allarme terrorismo, con artificieri, vigili del fuoco e suem precipitati allo scalo di Tessera. Nello stesso tempo tutti i passeggeri sono stati fatti scendere, con i rispettivi bagagli a mano, così come sono stati riportati a terra i bagagli che già erano stati caricati in stiva, e controllati uno a uno dagli artificieri.

Bagagli risultati tutti “puliti”. Gli agenti della Polaria hanno anche ascoltato il settantenne italo canadese. Il quale ha spiegato di non essere certo un terrorista, e di non avere nel bagaglio alcuna bomba. Ha ammesso però, di essersi rivolto alla compagna facendo riferimento alla grappa come a una bomba: per la bontà e la qualità. L’allarme è definitivamente rientrato a metà pomeriggio, anche se l’aereo è partito con oltre 5 ore di ritardo.

Gian Nicola Pittalis

video-aircanadacutsdomesticcapacitygrowthoutlook