Sono 600 i tifosi assiepati nel centro sportivo di Grammont, per il primo allenamento dell’Italia. Hanno il biglietto, sono tra i pochi eletti ad averlo conquistato. Qui la comunità italiana è numerosa (quasi 5.000 persone) ma probabilmente siamo già alla seconda generazione perché quasi tutti parlano francese. Tifosi arrivati dall’Italia? Pochi, davvero pochi.

Selfie

Buffon saluta, e a fine allenamento salutano tutti, chi più (tipo Bonucci che fa autografi e selfie), chi meno (tipo Sturaro, ma non è colpa sua, il 95% dei tifosi presenti neanche l’ha riconosciuto). Gli azzurri tirano anche una decina di palloni in regalo, pure Antonio Conte spara un bel destro e poi va a firmare autografi. Non è il bagno di folla che ha accolto il Belgio a Le Plan du Médoc, nella zona di Bordeaux, con quasi 20mila tifosi richiamati dai vari Hazard, Courtois, Mertens, De Bruyne. Qui i numeri sono ridotti ma è comunque un abbraccio simpatico, che mette l’Italia a suo agio in una Montpellier accogliente e piacevole.

Allenamento

Nel mezzo c’è anche la partitella, piccolo cabotaggio perché il Ct mischia le carte. Addirittura non c’è neppure la difesa a tre. Conte schiera da una parte, con le casacche rosa, un 4-4-2 offensivo con Sirigu tra i pali, Darmian, Bonucci, Chiellini e Giaccherini sulla linea difensiva, Bernardeschi, Parolo, Thiago Motta e Insigne in mezzo, Zaza e Immobile in avanti. Dall’altra parte Buffon, Florenzi, Barzagli, Ogbonna e De Sciglio in difesa, in mezzo Candreva, De Rossi, Sturaro ed El Shaarawy, in attacco Pellè-Eder. Per la cronaca la partitella si chiude sul 5-0 con la doppietta di Immobile e le reti di Bernardeschi, Insigne e Zaza.

Gian Nicola Pittalis

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