Cala la scure della sanità e inizia a farlo con Castelfranco. I servizi di base saranno tagliati. È il giudizio sulle ultime schede regionali approvate ieri.

«Le schede ospedaliere sono state corrette ripetutamente e in fretta», commenta Claudio Sinigaglia, consigliere regionale Pd, «perché l’obiettivo principale era licenziare il provvedimento prima delle elezioni provinciali di Treviso che vedono candidato con la Lega il sindaco di Castelfranco, Stefano Marcon. Alla fine 150 posti letto non bastano per l’ospedale di base, sono assolutamente insufficienti. Visto che verranno ristrutturati due piani dell’ospedale, se ne potevano ricavare altri 100».

Anche il 5 Stelle attacca. Jacopo Berti dichiara «Spiace constatare come che la votazione sia stata strumentalizzata politicamente in vista dell’appuntamento elettorale per rinnovare l’ente provinciale di Treviso di domenica prossima. Personalmente, avevo chiesto il rinvio della votazione di qualche giorno».

Tocca poi alla Cgil «È evidente che il numero di posti riconosciuti all’Area Medica per l’ospedale di base sono insufficienti rispetto al fabbisogno e alle esigenze del territorio ed è evidente anche l’operazione fatta su Ostetricia e Ginecologia. È chiaro che si vuole eliminare il Punto nascite di Castelfranco, in virtù forse di un potenziamento di quello di Montebelluna e di Camposampiero. Su questo chiediamo l’avvio di un tavolo di discussione. Il consigliere Marino Zorzato (Area Popolare), ex vice presidente della Regione Veneto, ha espresso «perplessità sul provvedimento»

Gian Nicola Pittalis

Jacopo Berti