Domani 28 Ottobre ore 20.45 all’auditorium Luigi Stefanini di Treviso sarà in scena lo spettacolo “Madri o no?” con Linda Collini, Laura Feltrin e la partecipazione della ballerina Sara Mardegan.  Uno spettacolo diretto da Davide Stefanato che metterà in primo piano la figura femminile nel mondo contemporaneo. Abbiamo avuto il piacere e il privilegio di avere qualche anticipazione proprio dall’attrice nota al grande pubblico per aver interpretato il ruolo di Cecilia Castelli nella soap opera Centovetrine, che domani torna a recitare in teatro per poter stringere un rapporto diretto con il pubblico.

Ciao Linda, manca ormai poco allo spettacolo “Madri o no”. C i puoi raccontare perché avete scelto questo titolo? Perché è stata scelta la maternità come tema di differenziazione femminile?

Il titolo “Madri o no” è stato scelto perché rappresenta l’essenza dello spettacolo. In scena si alterneranno diverse situazioni nelle quali donne diverse si confronteranno sulla decisione di essere o non essere madri. Ci saranno donne diverse interpretate da me e Laura Feltrin che litigheranno, discuteranno, dialogheranno in maniera animata oppure in maniera più amichevole proprio perché si troveranno su posizioni diverse riguardo a varie tematiche tutte concernenti la tematica centrale, ovvero l’essere o non essere madri.

La maternità è un tema di differenziazione femminile fondamentalmente perché al giorno d’oggi c’è chi decide di essere madre, c’è chi non può essere madre, c’è chi prova a diventarlo ma non ci riesce, c’è chi decide di non esserlo proprio per scelta personale, c’è chi decide di farsi aiutare perché lo vuole diventare, c’è chi ha preso delle decisioni perché in una qualche maniera poteva diventarlo ma poi ha deciso di non volerlo essere.  Sicuramente questa tematica è un qualcosa che ci differenzia l’uno dall’altra, soprattutto al giorno d’oggi dove la donna arriva a prendere una decisione diversa rispetto a quella che magari poteva prendere la nonna…il destino una volta diciamo che era già segnato. La maternità ci rende diverse ma allo stesso tempo ci unisce ed è proprio per questo che il sottotitolo è “Io come te. Unite nelle scelte che ci rendono diverse”. Nelle scelte che riguardano la maternità possiamo essere diverse ma allo stesso tempo dobbiamo considerarci unite.

E’ uno spettacolo a cui farebbero bene partecipare anche gli uomini? Perché?

Beh diciamo che è uno spettacolo fatto dalle donne su una tematica che riguarda però anche gli uomini. Certo, noi donne mettiamo in scena quello che è il punto di vista femminile e quella che è l’esperienza della donna nel portare avanti o meno una gravidanza. In questo percorso c’è però anche l’uomo che assiste a tutti i cambiamenti che avvengono nella vita della donna. Direi perciò che è uno spettacolo che devono vedere gli uomini e spero che domani sera ce ne siano molti in sala. Le tematiche che toccheremo saranno trattate con un linguaggio contemporaneo proprio per non dare un tono drammatico allo spettacolo. Vogliamo indurre lo spettatore ad una riflessione ma accompagnandolo con un sorriso sulle labbra.

Le donne unite nella loro diversità. Può questo spettacolo sensibilizzare gli uomini che saranno in platea?

Certamente sì, questo spettacolo può sensibilizzarli. E’ uno spettacolo che possono vedere tutti perché fondamentalmente mettendo in scena quello che è il punto di vista femminile forse si può arrivare a capire meglio come una donna si possa sentire a dover prendere una decisione importante. Normalmente non ci si chiede cosa possa provare la diretta interessata. Le donne sono un’universo meraviglioso e non lo dico perché sono di parte ovviamente, ma perché hanno miliardi di sfaccettature. Sfaccettature che sicuramente vengono esaltate ruotando attorno ad una tematica come è appunto quella totalizzante della maternità perché in un modo o nell’altro arriva a riguarda tutte noi.

Madri o No Linda Collini Treviso

Lo spettacolo, patrocinato dell’assessorato alla Partecipazione, Politiche Giovanili e Pari Opportunità della Città di Treviso, si svilupperà attraverso dei monologhi e dei dialoghi tra protagoniste donne sempre diverse. Il tutto armonizzato dai passi di danza della Mardegan.  Regia di Davide Stefanato, scenografia a cura di Cutting srl www.cuttingfustelle.it .