Treviso continua ad ammodernarsi. In vista delle grandi piogge autunnali (e forse sull’onda delle notizie che giungono da Miami, Florida e Caraibi), ieri è iniziata in città l’installazione dei sensori laser che potenzieranno il sistema automatizzato che regola la movimentazione delle chiuse di Ponte de Pria, nodo chiave di tutto il sistema di canalizzazione del centro storico di Treviso. L’inizio dei lavori è stato battezzato naturalmente dal sindaco Giovanni Manildo, che ha ringraziatio in anticipo gli operatori per l’intervento che si apprestano ad effettuare.

Fin dal XVI secolo le paratoie di Ponte de Pria hanno difeso la cosiddetta “Città d’Acque” da esondazioni e allagamenti, facendo defluire progressivamente il Botteniga su Cagnan, Buranelli e Roggia. Onde evitare di farsi sorprendere da gravosi eventi meteorici notturni, circa 10 anni fa si è deciso di rendere automatico il loro sistema di movimentazione, permettendo ai tecnici di avere maggior tempo a disposizione per tutti i necessari interventi d’urgenza. Questo sistema ha garantito per lungo tempo l’incolumità a tutti i cittadini e ai turisti in visita a Treviso.

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Oggi però si rende necessaria una superiore messa in sicurezza, per consentire al sistema di risultare efficiente anche nei confronti del mutato scenario meteorologico, che fenomeni come il riscaldamento globale stanno rendendo più pericoloso e mutevole. Pochi, indispensabili interventi mirati: la sostituzione dei sensori elettronici delle chiuse, l’utilizzo di cellule fotoettriche, la messa in sicurezza degli ingranaggi posti nei pressi della passerella pedonale di Ponte de Pria, dove ogni giorno passano sia il personale del Comune che i turisti; e poi un sistema di videocontrollo a distanza di nuovissima generazione, affiancato dall’installazione di un display luminoso a scorrimento dove trasmettere avvisi multilingua circa la possibilità di percorrere o meno la passerella durante la movimentazione delle paratoie.
Al termine dei lavori e dei test di collaudo (si parla del prossimo weekend), il sistema così rimodernato sarà attivo ed efficiente, pronto a sostenere le grandi precipitazioni dei mesi tradizionalmente più colpiti dalle piogge.