Un’operazione del valore di oltre 5 milioni di euro, resa possibile grazie al finanziamento di Veneto Banca, della Regione del Veneto e del Comune di Montebelluna: Villa Correr Pisani di Biadene si trasforma in Memoriale contemporaneo della Grande Guerra.

Non un semplice museo, ma il primo caso in Veneto di percorso espositivo progettato sul modello dei Memoriali inglesi e francesi, fortemente voluto e sostenuto anche dal mondo accademico: Comitato Scientifico Grande Guerra dell’Università di Padova e IUAV di Venezia in prima linea.

Fiore all’occhiello del programma di salvaguardia e valorizzazione del territorio attuato dall’amministrazione Favero e punto di convergenza di una rete inter-istituzionale costruita e cresciuta attorno al comune intento di far leva sul patrimonio villalocale, quale motore di attivazione culturale e turistica, con ricadute diffuse sul piano regionale, il Memoriale contemporaneo della Grande Guerra avrà un ruolo chiave nell’ambito di quello che potremmo definire il “museo diffuso” della Prima Guerra Mondiale in Veneto.

Attraverso un percorso che si snoderà fra postazioni interattive, manifesti e fotografie, la proposta museale di Villa Correr Pisani racconterà gli anni del primo conflitto mondiale, ma anche il periodo ad esso antecedente, per consentire al visitatore di comprendere profondamente i tratti della società del tempo. Percorsi didattici e di ricerca storica s’intrecceranno, nell’intento di combinare visione d’insieme e focus tematici, come quello sulle innovazioni tecnologiche innescate dalle necessità belliche del conflitto o quello dedicato ai profughi di guerra, e di creare continue connessioni fra passato e presente.

Accanto al percorso espositivo, la villa ospiterà anche un bookshop, un bar-ristorante, una foresteria ed un appartamento riservato agli ospiti di riguardo. Nell’area est sorgerà un parcheggio, mentre nella zona nord si estenderà un ampio prato con vista sul Montello. Non solo un’operazione di carattere museale, quindi, ma anche un ambizioso progetto di restauro di uno spazio caro al Comune, meritevole, insieme agli altri partner, di aver ridato linfa vitale ad una delle celebri ville venete e di riportato alla luce, al suo interno, affreschi antichi danneggiati da un incendio divampato vent’anni fa.

Per la sua posizione strategica, localizzata in un luogo particolarmente significativo rispetto al periodo successivo alla disfatta di Caporetto, quando il fronte si spostò sul Piave e sul Montello, il Memoriale è destinato a diventare “la porta sul Montello”, tanto per i turisti interessati a muoversi sulle tracce della Grande Guerra, quanto per gli appassionati del cosiddetto green tourism, desiderosi di immergersi nel patrimonio naturale della provincia trevigiana.

Un caso d’eccellenza, sotto diversi punti di vista e verso direzioni di sviluppo e crescita differenti, destinato ad attivare
virtuose sinergie su ed oltre il territorio e a porre la storia e la cultura locali al centro dell’attenzione curiosa e vivace di visitatori e studiosi di tutto il mondo.

Emanuela Minasola