REFERENDUM AUTONOMIA. MINISTERO INTERNO CHIEDE 2 MLN DI SPESA PER L’ORDINE PUBBLICO, PRESIDENTE VENETO: “ULTIMO DISPERATO TENTATIVO DI IMPEDIRE AI VENETI L’ESERCIZIO DEMOCRATICO DEL VOTO. UN MOTIVO IN PIU’ PER ANDARE A VOTARE”

“Accogliamo con un sorriso gandhiano e con una certa assuefazione ai colpi bassi l’ultima sorpresa proveniente da Roma e dal Governo nel tentativo disperato di ostacolare fino all’ultimo il referendum sull’autonomia del Veneto del 22 ottobre. A due giorni dall’apertura dei seggi, senza preavviso, ci viene persino recapitato il conto per l’ordine pubblico. Una somma che personalmente ritengo assai lautamente ripagata dal gettito fiscale che ogni anno i veneti mandano a Roma e non ritorna sui territori”.

Con queste parole il Presidente del Veneto commenta la comunicazione giunta alla Regione da parte del Ministero dell’Interno con la richiesta di pagamento di 2.044.875,00 euro per i costi di utilizzo della forza pubblica connesso alla consultazione.

“Sarebbe come se avessero presentato a Marco Pannella, maestro di democrazia diretta e di conquiste di diritti sociali, il conto per la forza pubblica per tutti i referendum che ha organizzato per dare la voce al popolo quando Parlamento e Ministeri non riuscivano a decidere nulla – è l’ironica constatazione del Presidente del Veneto – Vorrà dire che i veneti avranno ancora un motivo in più per andare a votare”.

“Se è questo è il segno della leale collaborazione fra Istituzioni che ci è sempre stata garantita sui tavoli romani in più occasioni, siamo davvero alla frutta – riprende Zaia – comunque noi accettiamo tutto, a questo punto, pur di garantire al popolo veneto la libertà di esprimersi in un leale esercizio di democrazia. Ho sempre detto che questo referendum era ed è nel solco della Costituzione, lo ha sancito anche la Corte Costituzionale con una sentenza che resterà negli annali della storia, siamo e vogliamo restare democratici. Qualcuno invece, dimostra coi fatti di esserlo sempre meno o di interpretare la democrazia a corrente alternata a seconda delle circostanze politiche”.

“Siamo e vogliamo restare democratici e costituzionali, pacifici e leali anche con chi ci osteggia – conclude il Presidente del Veneto – Perché, come diceva Gandhi: ‘Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci’”.

E PRONTA LA NOTA DI REPLICA ALLA REGIONE NEI CONFRONTI DEL MINISTERO DELL’INTERNO. REFERENDUM PER L’AUTONOMIA, COSTI PER L’ORDINE PUBBLICO, NOTA DEL COORDINATORE ATTIVITA’ DOTT. MAURIZIO GASPARIN

Il Direttore dell’area programmazione e sviluppo strategico della Regione del Veneto e coordinatore delle attività per il referendum sull’autonomia del Veneto, dott. Maurizio Gasparin, inoltra la tabella comparativa delle prestazioni e dei costi sostenuti dalle Prefetture venete in occasione delle elezioni regionali del 2015, confrontati con le prestazioni e con i costi accampati come richiesta dal Ministero dell’Interno per il referendum del 22 ottobre, somme da trasferire a carico del bilancio regionale.

Si può constatare – sottolinea il Direttore Gasparin – come l’intera gamma di attività svolte dalle Prefetture del Veneto nel 2015 a supporto delle attività degli uffici regionali, ammontasse a 151.625,27 euro mentre ad oggi, per la gestione del referendum, per un numero di attività decisamente inferiori, la cifra ammonti a 2.044.875 euro.

In tale cifra, il Ministero ha inserito i costi per l’ordine pubblico, costi che fino ad oggi mai erano stati contemplati e conteggiati in alcun accordo di programma con il Ministero dell’Interno

SPESE SOSTENUTE DA PREFETTURE

 

ELEZIONI REGIONALI

31 maggio 2015

 

INTESA sottoscritta il 12 dicembre 2014

 

 

REFERENDUM CONSULTIVO SULL’AUTONOMIA

22 ottobre 2017

 

INTESA sottoscritta il 5 settembre 2017

 

le spese elettorali per l’organizzazione tecnica e l’attuazione delle elezioni del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale del Veneto,

(tra queste erano ricomprese anche le spese per il funzionamento degli Uffici statali interessati alle elezioni)

 

 

La Regione Veneto sostiene gli oneri della realizzazione del referendum consultivo provvedendo alla predisposizione degli atti e degli stampati e, altresì, al rimborso delle spese sostenute dal Ministero dell’Interno, dalle Prefetture e dai Comuni.”

 

 

 

ULTERIORI ATTIVITA’ SVOLTE DALLE PREFETTURE NEL 2015 E NON SVOLTE NEL 2017:

 

– verifica della conformità delle bozze di stampa ai modelli predisposti dalla Regione e conseguente apposizione del “visto, si stampi” per quanto attiene al seguente materiale elettorale:

scheda per la votazione; manifesti contenenti le candidature e le liste definitivamente ammesse;  manifesti contenenti i nominativi degli eletti; coordinamento delle operazioni connesse al procedimento elettorale di competenza dei Comuni;

 

– invio/distribuzione ai Comuni, ed adempimenti connessi, del materiale elettorale, c.d. impacchettamento (manifesti; schede di votazione; pubblicazioni, circolari, stampati ed altro, necessari per lo svolgimento delle operazioni elettorali)

 

– le altre incombenze di carattere tecnico quali, ad esempio, la fornitura e la distribuzione del materiale elettorale di proprietà dello Stato (matite copiative, timbri ed altro materiale in uso presso i seggi).

 

l’acquisizione dai Comuni dei dati e dei risultati ufficiosi della consultazione e loro comunicazione al Ministero dell’Interno per la diffusione secondo modalità che saranno concordate tra la Regione e il Ministero con separato atto

 

PROVINCE SPESE DI STRAORDINARIO per

PERSONALE anche  DIRIGENTI/ MISSIONI/ CANCELLERIA

TOTALI IN EURO

BELLUNO 15.635,5
PADOVA 28.869,24
ROVIGO 21.231,55
TREVISO 15.389,52
VENEZIA 30.287,04
VERONA 20.113,85
VICENZA 20.099,05
Totale anno 2015 151.625,27

PROIEZIONE DI SPESA PER REFERENDUM VENETO 2017 – SOLO FORZE DI POLIZIA: 2.044.875