Le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia concordano sull’idea di unire le forze per presentare all’estero le loro spiagge sotto un unico brand ispirato all’area geografica di appartenenza: l’Alto Adriatico. Il primo passo sarà uno studio di fattibilità, che sarà affidato al CISET, ma in una prospettiva di collaborazione molto più ampia che potrà riguardare la logistica, le infrastrutture, i trasporti, l’ambiente.

Il percorso da seguire è stato delineato nel corso di un incontro a Palazzo Balbi tra il vicepresidente e l’assessore regionale al turismo del Veneto e il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia. Era presente anche il presidente di Federalberghi Veneto Marco Michielli.

Il vicepresidente veneto ha ricordato l’incontro a Bibione del marzo scorso sui dati turistici in occasione del quale è stata lanciata l’idea di mettere insieme le forze per promuovere un brand unico per l’Alto Adriatico in una logica europea. “Cominciamo dai dati turistici – ha detto – per affrontare dinamiche che ci vedono interessati in maniera comune e che hanno ricadute sul fronte dell’economia e dell’occupazione. Ora è il momento di accelerare su questi temi per arrivare a risultati che siano utili a tutti ”. Il vicepresidente ha fatto presente che nella legge di stabilità regionale è stato inserito anche un articolo con cui viene istituita la Conferenza dei sindaci del litorale veneto, destinata ad essere momento di coordinamento fra i comuni di San Michele al Tagliamento, Caorle, Eraclea, Jesolo, Cavallino Treporti, Venezia, Chioggia, Rosolina, Porto Tolle e Porto Viro.

Da parte sua l’assessore al turismo ha sottolineato l’importanza di costruire un percorso che punti ad una promozione turistica unica per le spiagge. L’esempio che può fare da guida è quello del lago di Garda che si presenta in forma unitaria sul mercato turistico e sta crescendo in maniera esponenziale. “Un brand unico per l’Alto Adriatico – ha aggiunto – significa avere una potenza di fuoco maggiore e la possibilità di una presenza capillare a livello internazionale”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, che ha messo l’accento su aspetti importanti che si collegano a questa opportunità, come la logistica e i trasporti: tra sei mesi l’aeroporto di Ronchi dei Legionari sarà l’unico in Italia ad avere la stazione ferroviaria. “E’ arrivato il momento di partire – ha aggiunto – e lo studio di fattibilità ci aiuterà a capire come posizionarci e a metterci nelle condizioni di operare in modo rapido le scelte strategiche da fare”. Nella realizzazione dello studio del CISET saranno coinvolte l’Università di Udine e l’ente regionale PromoTurismoFVG.

“Sono felice che sia stata imboccata questa strada a regìa regionale – ha detto il presidente di Federalberghi Veneto, Michielli – di cui la base dell’imprenditoria è convinta e va oltre la mera promozione delle spiagge”. “L’indagine – ha aggiunto – permetterà di avere un quadro più preciso delle potenzialità di questa scelta e di individuare i target turistici su cui agire, a partire dal mercato tedesco che ha ancora ampie possibilità di crescita, per ampliare poi la collaborazione”..

Inoltre la Regione Veneto entra a pieno titolo nella iniziativa ministeriale sui Borghi più belli d’Italia. Ben diciassette quelli presenti nella regione Veneto. Da Arquà Petrarca ad Asolo, a Portobuffolè, Valeggio sul Mincio e tanti altri per un turismo culturale e di valorizzazione di luoghi storici, pregevoli e fuori dalle rotte del turismo di massa.