La scorsa settimana si è fatto un gran parlare dell’ordinanza sindacale “No Alcol” con cui il primo cittadino di Treviso Giovanni Manildo, naturalmente spalleggiato dal vicesindaco e Assessore alla Sicurezza Roberto Grigoletto, aveva  vietato la rivendita di alcolici al supermercato Pam di Via Zorzetto dalle ore 14.30 fino alla chiusura, onde prevenire il degrado nei giardinetti di S. Andrea. Espediente tuttavia presto aggirato dai destinatari indiretti del provvedimento, ossia quelle persone, extracomunitarie e non solo, che amano soprattutto d’estate trascorrere la giornata a bere alcolici fra alberi e panchine: gli è bastato qualche minuto di cammino nelle vicinanze per trovare un altro negozio in cui fare scorta di beveraggi assortiti, ossia l’Afro Store di Piazza Giustiniani Recanati.

Bene, dopo qualche giorno di ovvia polemica circa l’inutilità dell’ordinanza originale (problematica ampiamente prevedibile a monte), è arrivato il giro di vite di Ca’ Sugana, che ha esteso il provvedimento “No Alcol” alla rivendita di Piazza Giustiniani. Il testo dell’ordinanza verrà peraltro tradotto anche in lingua inglese, così come richiesto nei giorni dallo stesso supermercato PAM, che lamentava giustamente la concorrenza “sleale” di cui era diventato vittima.

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“Vogliamo creare le condizioni affinché tutte le zone del centro storico possano essere vissute al meglio, prima di tutto dai nostri cittadini e sicuramente anche dai turisti che numerosi vengono a visitare la nostra città  – ha dichiarato il sindaco di Treviso Giovanni Manildo – contrastare alla radice fenomeni di degrado è importante e necessario. Ringrazio il vicesindaco e la nostra polizia locale per l’ottimo lavoro che stanno svolgendo su tutta quell’area”.
“I risultati del provvedimento assunto con la collaborazione del supermercato Pam non hanno tardato ad arrivare – ha poi concluso il vicesindaco e assessore alla sicurezza Roberto Grigoletto – lungi dall’essere un provvedimento punitivo l’ordinanza, che si inserisce nelle maglie del decreto Minniti, si sta dimostrando piuttosto uno strumento efficace nel contrasto a fenomeni di degrado. Abbiamo ritenuto opportuno quindi estendere l’applicazione anche ad un’altra attività dove la polizia locale ha osservato la presenza del fenomeno della vendita e del successivo consumo in aree limitrofe”.
L’ordinanza sperimentale, con durata fino a fine anno, verrà notificata nei prossimi giorni al titolare dell’attività.

La sanzione prevista per chi trasgredisce è di 50 euro.