Riduzione del pedaggio, stime di traffico più prudenti e una «fiche» da 60 milioni di euro in più che dovrà mettere il concessionario Sis dei piemontesi Dogliani per alleggerire il Pedemontana Bond. Sarebbe questo il difficile equilibrio raggiunto nel vertice di Roma sulla Superstrada Pedemontana Veneta.

La proposta
Una soluzione proposta dal commissario delegato Silvano Vernizzi che nelle ore precedenti all’incontro romano avrebbe «preparato» gli interlocutori al fine di agevolare la mediazione. Mercoledì prossimo un nuovo approfondimento sul tema tra Vernizzi, la Regione, i costruttori-concessionari Sis e gli advisor Jp Morgan per capire come far combaciare perfettamente i numeri. Si dovrà trovare una formula per correggere il piano economico finanziario di Spv, in maniera da riequilibrare i rischi a carico della Regione e quelli a carico di Sis. Il range attorno al quale stanno lavorando i tecnici è per una riduzione delle tariffe superiore al 15 per cento. Nel piano economico, infatti, la curva del traffico diverge nel corso della durata di esercizio della superstrada. Secondo Sis il traffico è destinato ad aumentare nel corso della concessione, secondo Cassa depositi e prestiti è destinato a diminuire per l’aumento del trasporto su rotaia e per la generale evoluzione dei sistemi intermodali. Le due curve dovranno essere in qualche modo «avvicinate» in maniera da far combaciare le previsioni.

Il broglio
La formula da trovare si servirà di un abbassamento delle tariffe di pedaggio in maniera da «far entrare» più auto e mezzi pesanti nella Spv. Chiaro che ogni decimale che cambia vale centinaia di migliaia di euro. Non è l’unica novità: per consentire a Cassa depositi e prestiti di aderire al Pedemontana Bond, i costruttori-concessionari Dogliani hanno dato la propria disponibilità ad aumentare la quota di equity, cioè di mezzi propri nell’operazione: in pratica, dovranno investire di più di tasca propria. Se finora l’apporto dichiarato dei Dogliani era di 435 milioni di euro, ora dovrà avvicinarsi ai cinquecento milioni. Era una delle condizioni essenziali per trovare l’accordo. I Dogliani, a malincuore, hanno dato la propria disponibilità in questo senso.

I costi
Ma quanto costerà percorrere la Pedemontana, una volta completata? L’atto aggiuntivo approvato nel dicembre 2013 (e che ora, alla luce di questa mediazione, dovrà essere ritoccato) prevede una tariffa pari a 8,6 centesimi al chilometro per i veicoli leggeri e 14,2 centesimi al chilometro per i veicoli pesanti. In pratica, a un’auto che percorrerà l’intero tratto da Montecchio maggiore a Spresiano verrà richiesto un pedaggio di poco più di otto euro. L’importo dovrebbe essere abbassato del 15%, seguendo un andamento lineare nel corso dell’esercizio. Resta confermata la scontistica e le esenzioni prevista per i residenti, applicabile ai giovani under 23 e ai pensionati over 65 nei primi 15 anni di esercizio (gratis), a scalare per le altre categorie di utenti. Almeno per ora.

Gian Nicola Pittalis

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