Nel 1984 usciva il film “Non ci resta che piangere” con Massimo Troisi e Roberto Benigni. Due amici a bordo di una Ritmo decapottabile erano costretti a fermarsi per un’infinità di tempo ad un passaggio a livello, dispersi nelle campagne toscane. Dopo l’attraversamento si ritrovano a fare un viaggio nel tempo. Un po’ quello che accade nelle campagne venete e anche in molte parti d’Italia. Attese infinite ai passaggi a livello, in quelli dispersi tra i campi o in zone ad altissima densità di traffico. Una croce per chi ha fretta. Lunghe code, attese infinite, smog, auto accese, traffico in tilt. Ma il piano della Regione Veneto per eliminare, in accordo con il Ministero delle Infrastrutture, tanti passaggi a livello procede. Anche se lentamente. Non è facile creare sovrappassi o sottopassi in aree cresciute in modo intensivo con abitazioni e capannoni. Fare spazio ora diventa sempre più difficile. Ma le esigenze di rendere fluido il traffico ha permesso di creare percorsi alternativi e togliere passaggi a livello a raso. E un importante passo avanti nella soppressione di sette passaggi a livello presenti nel territorio regionale, nell’ambito del programma del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale (SFMR) c’è stato. La Giunta veneta, infatti, su proposta dell’assessore alle infrastrutture e trasporti, ha approvato l’elenco delle progettazioni da consegnare a RFI (Rete Ferroviaria Italiana) per l’anno 2017, in attuazione del protocollo d’intesa approvato nel luglio scorso.

“Quest’ultimo – spiega l’assessore – prevede, in base a un programma pluriennale concordato e definito da entrambe le parti di anno in anno, la realizzazione di opere per complessivi 117,6 milioni di euro, di cui 45,6 milioni di finanziamento della Regione, che deve anche fornire le progettazioni, e 72 milioni a carico di RFI, che avrà invece il compito di appaltare ed eseguire i lavori”.

Questo l’elenco dei progetti che verranno consegnati entro il 2017 che comporta un impegno finanziario della Regione pari a 24,5 milioni di euro:

eliminazione del passaggio a livello al km 14+550 in Comune di Noale (Ve), via degli Ongari e via Valsugana, sulla tratta Mestre-Castelfranco: prevista la realizzazione di un sottopasso in corrispondenza di via degli Ongari e l’adeguamento del sottopasso di via Valsugana con inserimento di una pista ciclabile; quest’ultima opera permetterà inoltre di chiudere il passaggio a livello al km 16+132, ora in funzione solo per cicli e pedoni;

eliminazione del passaggio a livello al km 30+517 in Comune di Castelfranco Veneto (Tv), via De Amicis, sulla tratta Mestre-Castelfranco: prevista la realizzazione di un sottopassaggio;

eliminazione dei passaggi a livello al km 1+337 e al km 1+455 a Mestre (Ve), via Gazzera, sulle tratte Mestre-Treviso e Mestre-Trieste: prevista la realizzazione di una viabilità complementare alternativa;

eliminazione dei tre passaggi a livello ai km 43+103, 43+494, 44+620, a Cerea (Vr), sulla linea Verona-Rovigo: prevista un’unica opera sostitutiva.

“Si tratta di una tranche di progetti a cui ne seguiranno altre nei prossimi anni – sottolinea l’assessore – per porre fine ai disagi causati da queste barriere in varie parti del Veneto, risolvendo numerosi problemi sia dal punto di vista viabilistico che della sicurezza e garantendo una maggior efficienza del trasporto ferroviario”.

“Rete Ferroviaria Italiana – conclude l’assessore –, a seguito del nostro trasferimento di risorse a cui aggiungerà il proprio cofinanziamento, procederà alla fase di appalto e apertura dei cantieri a partire dal 2018”.