Dopo aver consegnato l’esposto negli uffici della Procura di Venezia il deputato Emanuele Cozzolino, il sindaco di Mira Alvise Maniero e i consiglieri regionale del Movimento 5 Stelle hanno spiegato le motivazioni che li hanno spinti a questa mossa davanti al Tribunale di Piazzale Roma. In ballo la richiesta di indagini approfondite su Porto e Vtp. «Nel documento – hanno affermato – sosteniamo che l’operazione dell’alienazione delle partecipazioni detenute dalla società Investimenti dell’Autorità Portuale in “Apvs srl”, la società proprietaria di Venezia terminal Passeggeri, solleva più di qualche dubbio di legittimità e per questo chiediamo una verifica alla Procura, alla Corte dei conti, all’Autorità nazionale anti corruzione». I grillini sottolineano che il bando di gara per la vendita delle azioni non sarebbe stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale né sulla Gazzetta Europea; inoltre, i requisiti per partecipare alla gara limitano la partecipazione solo ad alcuni; l’accesso alla documentazione di gara, infine, è riservato a coloro che rispondono ai requisiti di ammissione e, quindi, si possono leggere soltanto dopo essere stati ammessi. «Nell’esposto segnaliamo anche l’anomalia relativa all’affidamento in concessione da parte dell’Autorità portuale a Venezia Terminal Passeggeri –  hanno proseguito – dunque dei servizi crocieristici fino al 2024 senza alcuna procedura di evidenza pubblica, contravvenendo alla legislazione in materia portuale, dove si prevede tra l’altro che l’Autorità portuale debba essere socia di minoranza». E ancora: «Ai giudici chiediamo di di approfondire sul piano della legittimità anche la partecipazione dell’Autorità portuale, tramite la sua controllata, nel capitale di Venezia Terminal Passeggeri, visto che la legge gli proibisce dei svolgere i servizi generali del porto, non dovrebbe quindi controllare Vtp ne direttamente né tramite le così dette scatole cinesi». «Ma c’è dell’altro», hanno sottolineato, «la concessioni senza gara a Vtp è limitata all’attuale area della Marittima e non sarebbe per ovvi motivi estendibile ad un eventuale porto in altro luogo». Per il Movimento 5 Stelle, in questo caso la concessione dovrebbe andare a gara, cosa che non converrebbe a Vtp. A che con questo, stando all’interpretazione dei «grillini», si spiegano i progetti per lo scavo del canale Contorta Sant’Angelo prima e la variante Tresse dopo. L’obiettivo sarebbe quello di mantenere le banchine per le navi da crociera in Marittima, senza pericolo per Vtp di perdere il suo impero che dura ormai dagli anni Novanta. «Insomma non devono esserci alternative alla Marittima», hanno concluso, «e ci sembra che in questo modo il futuro della portualità e della laguna sia affidato più a interessi di carattere societario che a quelli collettivi».

Gian Nicola Pittalis

Cattura