This picture shows an overview during the beginning of the opening ceremony of the Rio 2016 Olympic Games at the Maracana stadium in Rio de Janeiro on August 5, 2016. / AFP PHOTO / François-Xavier MARIT

A sorpresa è stato Vanderlei de Lima, il maratoneta vittima di un folle a Atene 2004, ad accendere il tripode per dare ufficialmente il via ai Giochi di Rio 2016. Al “Maracanà”, al termine di una cerimonia d’apertura fatta di musica, colori, allegria, ma anche tanta sobrietà e riflessione sul futuro del pianeta, si è aperta l’olimpiade brasiliana, la 31.a della storia, la prima in Sudamerica, che vede al via atleti 11mila atleti di 207 nazioni.

La maratona, insieme alla finale dei 100 metri, è l’essenza dell’Olimpiade e Vanderlei (in patria lo chiamano tutti solo con il nome) qui sarà sempre considerato il vincitore morale. Ecco perché, una volta accertata l’indisponibilità di Pelè per il ruolo di ultimo tedoforo, la scelta è caduta su Vanderlei, l’eroe sfortunato dell’Olimpiade tornata a casa, nella terra di Grecia dove i Giochi sono nati e dove quel ragazzo del Paranà nato povero, come tanti dalle sue parti, venne bloccato sulla strada del sogno ed ebbe la più amara delle delusioni. Mai dimenticata, al punto che due anni fa, nel decimo anniversario di quel giorno, venne chiamato in un programma televisivo a ricordarlo ma non ci riuscù per quanto piangeva a dirotto. Anche per Neymar, non uno qualunque, de Lima è un eroe. “Se c’è un atleta di cui sono stato un fan – ha detto l’asso del Barcellona – , quello è Vanderlei. Penso che la sua forza d’animo, il suo riprendere a correre dopo che quel pazzo l’aveva fermato, e quella corsa fino al podio dove prese il bronzo, debba essere d’ispirazione per tutti i brasiliani. Anche noi abbiamo vissuto un’amarissima delusione (due anni fa al Mondiale, ndr), ma dobbiamo rialzarci e continuare. Vanderlei ci ha dimostrato che si può essere campioni anche non arrivando primi. Dove tutti vedevano la sconfitta, lui ha respirato l’aria della vittoria, e per me rimarrà sempre un esempio”. E allora è giusto che l’O Rei di una notte al Maracanà sia stato Vanderlei.

Il velista Robert Scheidt ha letto il giuramento olimpico degli atleti. Poi è stata la volta dei rappresentanti dei giudici e degli allenatori.

04:30 – ISSATA LA BANDIERA OLIMPICA
Portata da otto grandi sportivi brasiliani, tra cui il cestista Oscar e il velista Grael, ha fatto il suo ingresso nello stadio la bandiera olimpica. Quindi, con l’inno olimpico in sottofondo, la bandiera è stata issata.

04:27 – TEMER: “DICHIARO APERTI I GIOCHI”
Il facente funzione di presidente del Brasile, Michel Temer, ha dichiarato “aperti i giochi” sotto una bordata di fischi.

04:10 – BACH: “E’ IL MOMENTO DELLA CITTA’ MERAVIGLIOSA”
Prende la parola il presidente del Cio, Thomas Bach: “Questo è il momento della città meravigliosa. Viviamo in un mondo di crisi ed incertezze. I 10mila atleti che hanno sfilato qui stasera sono la risposta del mondo olimpico. I migliori sportivi del pianeta che vivono insieme in un unico villaggio olimpico condividendo le loro emozioni e, allo stesso tempo, competendo l’uno contro l’altro. Nel mondo olimpico siamo tutti uguali e più forti di chi ci vuole dividere”. Bach ricorda poi la squadra dei rifugiati: “Vi accogliamo all’interno del mondo olimpico come un arricchimento”. Ultime parole per il Brasile. “Abbiamo sempre creduto in voi – conclude Bach – la vostra passione per lo sport e la vostra gioia di vivere ci ispirano””.

02:53 – EMOZIONE PELLEGRINI: FINALMENTE ITALIA
E’ finalmente giunto il turno della spedizione italiana. Grande emozione per Federica Pellegrini, a cui è affidato il Tricolore. In tribuna applausi da parte del premier Renzi.

03:24 – ACCOGLIENZA FREDDA PER LA RUSSIA
Accoglienza fredda per la Russia, protagonista del recente scandalo doping che ha falcidiato la sua squadra.

04:00 – ENTRA IL PRESIDENTE DEL CIO BACH

Il presidente del Cio, Thomas Bach, fa il suo ingresso in campo per la dichiarazione di apertura dei Giochi.

04:02 NUZMAN DA’ IL BENVENUTO AL MONDO


Il presidente del comitato organizzatore Carlos Arthur Nuzman, ex pallavolista, ha dato ufficialmente il benvenuto alle delegazioni partecipanti: “Celebriamo e lavoriamo assieme per costruire i Giochi della 31.a edizione delle Olimpiadi, la prima in Sudamerica. Oggi nasce un mondo nuovo. Siamo fortissimi. Credete nei vostri sogni. Oggi il mondo è Carioca, da qui lanciamo un grande messaggio di pace ed unione. Rio è pronta per fare la storia”.

Gian Nicola Pittalis




The flame burns in the Olympic cauldron during the opening ceremony of the Rio 2016 Olympic Games at Maracana Stadium in Rio de Janeiro on August 5, 2016. / AFP PHOTO / Emmanuel DUNAND