La superstizione gioca sempre uno strano effetto. Anche a Treviso, e non siamo al Sud. Ultimo giorno dell’anno, la città si appresta a festeggiare. All’ora di pranzo Ivan Trevisin, figlio di Gigi Trevisin, noto impresario di pompe funebri a Treviso e a sua volta titolare di una nuova azienda dello stesso settore, si ferma a pranzo in zona Piazza Vittoria. Parcheggia la sua auto di grossa cilindrata in Via Diaz, a poca distanza dalla piazza.

Il tempo di fermarsi per un frugale pasto, esce e non trova più l’automobile. Immediata la telefonata alle forze dell’ordine che si mettono a setacciare il centro storico in cerca di tracce della macchina e visionando anche le telecamere cittadine. Dopo poche ore la chiamata dalle forze dell’ordine a Ivan Trevisin con la lieta notizia. Quella del ritrovamento del mezzo, abbandonato nel parcheggio della chiesa di San Francesco, completamente integro e senza danni.

Un grande colpo di fortuna, verrebbe da pensare, ma la spiegazione che gli uomini delle forze dell’ordine hanno ipotizzato per giustificare un abbandono così rapido dell’automobile è stata leggermente diversa. Dentro il cassetto del cruscotto infatti si trovavano numerosi portachiavi a forma di bara, un gadget spesso utilizzato dalle aziende di onoranze funebri di tutta Italia. E’ possibile quindi che alla vista dei macabri portachiavi il ladro d’auto si sia fatto prendere dalla superstizione e abbia deciso di abbandonare il mezzo rubato a pochi metri di distanza dal luogo del furto, evitandosi così l’effetto superstizione e regalando al proprietario dell’automobile un felicissimo inizio d’anno.