PoliziaPostaleRubava identità per compiere azioni criminali con un sistema complesso che passava da internet alla vita reale. La polizia di Stato è riuscita a identificare un “Camaleonte delle truffe”, un 33enne di Marcon, nel veneziano, che grazie alle sue competenze e alla sua abilità riusciva a garantirsi l’impunità per i reati commessi.

L’uomo non si limitava a usare sul web i dati personali di altre persone, ma ne acquisiva appieno l’identità ottenendo poi documenti identificativi, utenze di cellulari e titoli di credito riconducibili alla vittima designata. Gli uomini della polizia postale sono riusciti a risalire a lui seguendo e analizzando le tracce informatiche del criminale e riuscendo alla fine, dopo molti mesi di lavoro, a identificarlo, anche grazie alla foto apposta sui documenti ottenuti con la frode.

Ingegnoso il modus operandi messo a punto dal truffatore: utilizzava false denunce di smarrimento di documenti personali e falsi permessi di guida temporanei per ingannare ignari impiegati comunali ottenendo il rilascio di carte di identità con le generalità della vittima, ma con la propria foto. Con questi documenti, poi, attivava carte di credito ricaricabili, conti correnti e utenze telefoniche, che poi utilizzava per organizzare le truffe sul web, vendendo oggetti inesistenti.

Ieri gli uomini del Compartimento polizia postale e delle comunicazioni di Venezia hanno fatto irruzione nella casa del camaleonte sequestrando molto materiale – carte di identità, carte di credito, supporti di memoria, computer e altri dispositivi informatici – e denunciandolo all’autorità giudiziaria.