E’ in programma un grande evento denominato “Civiltà del Seicento veneto: sette province per una mostra” previsto per il 2017 che coinvolgerà in prima persona Vittorio Sgarbi. Più di quattrocento opere sparse nelle città venete ed un importante viaggio itinerante in dieci ville venete.

E alla domanda se anche a Treviso fosse prevista una tappa del noto critico d’arte, lo stesso Sgarbi ha voluto rispondere: “Ha un sindaco di sinistra e mi ha risposto che non vuole fare iniziative con Bitonci”, citando l’esperienza che invece coinvolge il sindaco di Padova, per poi proseguire: “se non ci da uno spazio, useremo una villa veneta privata. Ma sono amico di Manildo, credo di riuscire a convincerlo”.

Il progetto di Sgarbi prevede l’utilizzo come location i musei comunali e le ville venete nonostante

Santa Caterina sarà ancora occupata dalla mostra dedicata al ritorno di Goldin fino ad aprile 2017.

L’evento dovrebbe aver inizio il 21 marzo 2017 e Vittorio Sgarbi per l’iniziativa ha chiamato a supporto Luigi Settembrini, Paola Marini direttrice dell’Accademia di Venezia e Francesco Scoppola direttore generale delle Belle Arti al Ministero.

Il progetto dovrebbe toccare tutte le città venete, compresa Verona con l’esposizione di Marcantonio Bassetti e Alessandro Turchi, Vicenza con Francesco Maffei e Giulio Carpioni, Padova con Pietro Liberi, il Padovanino e Pietro Damiani, Rovigo con l’apertura della Rotonda, Belluno con Sebastiano Ricci e Venezia con Bernardo Strozzi, Sebastiano Mazzoni e Pietro Della Vecchia.

Alla domanda “Ma a fondi economici come siamo messi?” Vittorio Sgarbi ha così commentato: “I nuovi direttore dei musei statali avranno anche una dotazione finanziaria. E le opere sono abbastanza raggiungibili attraverso i prestiti, proprio perchè non si tratta degli artisti più noti del Seicento”.

Matteo Venturini

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