Venerdì 26 maggio apre a Treviso il nuovo museo Salce, all’ex chiesa di San Gaetano restaurata dal Ministero dei Beni Culturali. Alla vernice il ministro Dario Franceschini che taglierà il nastro dell’antica Chiesa dei Templari di via Carlo Alberto, ora laica, destinata ad accogliere le esposizioni permanenti di uno dei più straordinari tesori che la città possiede, la collezione Salce.

Collezione unica al mondo. È il primo museo nazionale presente nella città di Treviso e sarà gestito direttamente dal Mibact, diretto da Marta Mazza, del polo museale veneto, che per anni ha lavorato sulla raccolta del grande trevigiano. Ed è il secondo museo che il ministro Franceschini, atteso nel pomeriggio di venerdì inaugura a Treviso nel giro di un anno e mezzo, dopo il nuovo Bailo di Borgo Cavour, a scandire e ribadire una stagione di forte rinascita culturale in città e nella Marca.

La Salce è unica al mondo: 25mila manifesti pubblicitari storici, collezionati da Salce dal 1895 al 1962. Che li ha poi donati allo Stato al momento della morte, e da decenni sono invisibili. Un tale patrimonio che la direttrice Marta Mazza e il ministero puntano a creare a San Gaetano – a farne un museo storico della pubblicità, gemello di quello parigino delle Arts decoratifs. Già annunciata la prima esposizione: «Illustri persuasioni. Capolavori pubblicitari dalla Collezione Salce». Si svilupperà in tre fasi successive organizzate per cronologia: “La Belle Époque”, “Tra le due guerre” e “Dal secondo dopoguerra al 1962”. In meno di un anno, 300 gioielli visibili dal pubblico. Un tesoro all’incrocio esatto fra arte e costume, fra società e mercato, pioniere di quello che oggi è il trionfo quotidiano, concreto e web, di design, marketing e advertising.