BonusBebèUn aiuto concreto in arrivo per le famiglie. Dall’11 maggio è finalmente possibile presentare le domande per poter usufruire dell’assegno di natalità, il cosiddetto bonus bebè, per ogni figlio nato o adottato, in un periodo di tempo che va dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017. Il sostegno si attesta intorno agli 80 euro al mese, 980 all’anno, per i nuclei familiari che non superano i 25mila euro di reddito annuo. Importo che sale all’abbassamento dei redditi e può toccare i 160 euro mensili e quindi 1.920 annuali, per tutte le famiglie che dichiarano fino ad un massimo di 7mila euro all’anno.

La domanda può essere fatta da uno dei due genitori a condizione che sia un cittadino italiano, comunitario o di stati extra comunitari munito di permesso di soggiorno dell’Unione Europea per soggiornanti di lungo periodo. Il richiedente deve inoltre risiedere in Italia e abitare con il figlio per il quale si auspica il mantenimento. L’assegno decorre dalla data di nascita o ingresso in famiglia ed è corrisposto per un durata massima di tre anni. La richiesta deve essere fatta entro e non oltre 90 giorni dopo la nascita o l’affido e deve essere presentata all’Inps esclusivamente per via telematica. Tanti i modi dell’inoltro: tramite i servizi web del portale dell’ente previdenziale, attraverso l’apposito Contact Center al numero gratuito di rete fissa 803.164 o a pagamento, da rete mobile al numero 06 164.164, o ancora, più tradizionalmente, attraverso i patronati che offrono questo tipo di servizio.

Secondo le stime, dovrebbero essere 415mila i beneficiari che riceveranno l’aiuto economico per i nuovi nati. Nel documento diffuso dal ministero sussiste anche un’importante clausola per l’Istituto di Previdenza: per i primi tre mesi dovrà monitorare le soglie delle spese, comunicandole in tempo reale al ministero del Tesoro e a quello del Lavoro. E se queste dovessero venir superate scatterebbe l’immediato blocco delle domande, fino ad una nuova ridistribuzione delle risorse e a una rideterminazione dei nuovi parametri.

Linda Tognin

Info: www.inps.it

I nuovi nati, le cifre

Nel 2013, ultimi dati disponibili dell’Istat, i bambini nati sono stati 514.308, quasi 20 mila in meno rispetto al 2012. Dati che confermano, dunque, una costante riduzione della natalità: oltre 62mila nascite in meno a partire dal 2008. Ancora più marcato il calo delle nascite da entrambi i genitori italiani, 70mila in meno negli ultimi 5 anni. Questo avviene in larga misura perché le donne italiane in età feconda sono sempre meno numerose e fanno sempre meno figli. In lieve diminuzione per la prima volta anche i nati con almeno un genitore straniero (3.239 in meno rispetto al 2012), che ammontano a poco più di 104mila nel 2013, pari al 20,2% del totale.

Una curiosità: sul sito dell’Istat, attraverso un contatore, è possibile scoprire i nomi più gettonati. Sembra chiusa la stagione delle influenze straniere: primeggiano, tra i maschi, Francesco, Alessandro e Andrea, tra le bambine Sofia, Giulia e Aurora.