Una casa passiva è un’abitazione che assicura il benessere termico senza o con una minima fonte energetica di riscaldamento interna all’edificio ovvero senza alcun impianto di riscaldamento “convenzionale”, ossia caldaia e termosifoni o sistemi analoghi. E’ detta infatti “passiva” perché la somma degli apporti passivi di calore case_passive_2dell’irraggiamento solare trasmessi dalle finestre e il calore generato internamente all’edificio da elettrodomestici e dagli occupanti stessi sono quasi sufficienti a compensare le perdite dell’involucro durante la stagione fredda. In teoria una “casa passiva” può essere costruita in qualsiasi stile e in qualsiasi luogo e i proprietari non devono limitare le proprie idee in alcun modo. La struttura può essere in legno, acciaio o muratura/pietra e anche la scelta dei materiali per gli interni non è vincolata. Tuttavia per garantirne la funzionalità ottimale con il conseguente risparmio energetico e di costi è consigliabile prevedere una forma semplice e compatta e un orientamento ottimale degli ambienti giorno e notte.

L’obiettivo principale è ovviamente ridurre il guadagno di calore dall’esterno, durante le ore diurne, facilitando il ricircolo d’aria durante le ore notturne quando la temperatura esterna è minore. Per questo è importante un’accurata disposizione ed orientamento della casa, così da poter sfruttare le brezze notturne, e l’utilizzo di ventilatori che possano muovere l’aria in assenza di brezza, ma soprattutto occorre studiare dei percorsi per far fuoriuscire l’aria calda dall’edificio. In tutto questo, importante è anche la scelta di finestre ed infissi, che devono essere di buona qualità, così come fondamentale è il poter ombreggiare le finestre esposte a sud ed ovest anche attraverso l’uso di piante o semplicemente di tende esterne o verande.

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Alessandra Fraschini