L’antefatto
Eugenio Moretti, 44 anni, seguito per problemi psichiatrici, ha colpito alla testa la madre Paola Callegaro, di 83 e poi è andato in tabaccheria dove ha confessato di averla ammazzata.«Ho ucciso mia madre» ha detto l’uomo, in realtà la donna, pur pestata a sangue, è viva e ricoverata all’Angelo.

La cronaca
Si ubriaca, va dalla madre e litiga. Non contento inizia a picchiarla e la massacra di botte. Quindi esce e si reca in una tabaccheria, dove racconta di aver ucciso la donna. Arriva la polizia e trova la donna con il volto devastato dai pugni ma ancora viva. Mentre lei viene portata in ospedale, l’uomo viene arrestato per tentato omicidio. In manette è finito Eugenio Moretti, 44 anni, pregiudicato con problemi psichici. La donna, Paola Callegaro, 83 anni, è ricoverata in prognosi riservata. Il fatto è avvenuto venerdì intorno alle 18, in via Sofocle, alla Bissuola. Sono le 17.45 di venerdì quando il titolare di una tabaccheria di via Bissuola chiama il 113. In zona lo conoscono e sanno dei suoi problemi psichici e di alcol. La centrale invia sul posto due volanti. Quando i poliziotti arrivano nella tabaccheria lo trovano in stato di agitazione. Gli agenti si fanno accompagnare nell’abitazione della donna e trovano Paola Callegaro, 83 anni, a terra in corridoio. Viene chiesto l’intervento del 118. Sul posto i sanitari di un’ambulanza e il medico rianimatore. Portata al Pronto soccorso dell’Angelo, la donna è sottoposta ad accertamenti e anche alla Tac e non ha mai perso conoscenza.

Il fermo
In Questura Moretti viene identificato e fotosegnalato. Sentito il magistrato di turno Giorgio Gava, i poliziotti delle volanti arrestano l’uomo. Ieri mattina il pm ha cambiato l’accusa nel reato più grave di tentato omicidio. Domani è prevista la convalida dell’arresto davanti al gip. Nel frattempo l’uomo si trova rinchiuso nel carcere di Santa Maria Maggiore.

Le precedenti violenze
L’uomo è già stato arrestato alcuni anni fa per violenze in famiglia. Infatti il precedente arresto era avvenuto perché Moretti aveva picchiato, quella volta, il padre. Venerdì al momento dell’arresto ha detto ai poliziotti di aver picchiato la madre perché «lei è cattiva. Mio padre invece era buono». Per quanto possa valere ai fini giudiziari, è stata la sua spiegazione della violenza verso la madre. Prima di finire in carcere ha gridato ai poliziotti: «Quando esco ve la farò pagare».

Gian Nicola Pittalis

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