TerremotoNepalVillaggi non ancora raggiunti dai soccorritori. Gente che dorme per strada per la paura delle scosse di assestamento. Acqua potabile sempre più scarsa. Emergenza sanitaria per il rischio epidemie. E ora ci si mette anche il maltempo. Passano le ore e aumentano le vittime in Nepal dopo il catastrofico terremoto che ha devastato l’area: l’ultimo bilancio parla di oltre 4mila morti, tra cui anche 4 italiani, 400mila edifici distrutti, un milione di sfollati. Ci sono anche una quarantina di connazionali di cui, per ora, si sono perse le tracce.

Nella regione sta per arrivare Beppe Pedron, 39enne originario di Fontane di Villorba, referente della Caritas Italiana per la regione indiana. “Ci sono intere aree – spiega – di cui ancora non si sa praticamente nulla. Servono teloni di plastica e lamiere da usare come tetto per la notte, per ripararsi dal freddo. La Caritas internazionale sta distribuendo razioni di cibo in scatola, ma anche l’approvigionamento di cibo e acqua potabile è un problema logistico perché i trasporti sono complicati”. Una delle maggiori preoccupazioni riguarda le persone più fragili – anziani, disabili, bambini diventati orfani – che potrebbero subire ancora più danni degli altri.

Il Veneto, intanto, si dice pronto a far scattare la macchina degli aiuti. Il Governatore Luca Zaia ha assicurato la disponibilità della Regione ad attivarsi per soccorrere le popolazioni colpite dal sisma. “Come in altre occasioni – spiega in una nota – daremo il nostro contributo, se richiesto e ritenuto utile – sia con uomini e mezzi della Protezione civile, sia con il sistema sanitario che già in passato ha saputo intervenire con sanitari, presidi medici e disponibilità ad accogliere nei nostri ospedali feriti gravi da curare”.

ECCO COME AIUTARE

Per sostenere gli interventi in corso, si possono inviare offerte a Caritas Italiana, via Aurelia 796 – 00165 Roma, tramite C/C POSTALE N. 347013 specificando nella causale: “Asia/terremoto Nepal” e tramite queste modalità online.

Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui:
• UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119
• Banca Prossima, piazza della Libertà 13, Roma – Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474
• Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113