Ecco le principali notizie di Treviso e provincia:

  • Museo Santa Caterina – Parte dei musei civici non visitabili dopo la mostra sull’impressionismo
    Sono passati più di due mesi dalla chiusura della mostra di Goldin a Santa Caterina, eppure chi entra oggi all’interno dei musei civici ne trova ancora traccia. La biglietteria, bookshoop e pannelli con le immagini dell’Impressionismo sono ancora li e le sale non sono state più restituite alla loro condizione originaria. Pare che tra Ca’ Sugana e Linea d’Ombra sia mancato un accordo anche economico per il disallestimento dell’esposizione. Il museo risulta quindi visitabile solo in parte.
  • Emergenza profughi – Scoperti spacciatori a Porta Altinia, il Comune richiama le cooperative
    Due profughi sono stati fermati per spaccio nei giardinetti di Porta Altinia, uno tuttora ospitato alla caserma Serena, l’altro lo era fino a pochi mesi fa. Il Comune ora chiede che la Prefettura intervenga per “responsabilizzare” la cooperativa che gestisce il centro di accoglienza nella caserma; Nova Marghera Facility deve garantire un controllo durante tutto l’arco della giornata, anche quando i profughi escono dalla struttura.
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  • Nuovi macchinari per Uls2 – Stanziati 6 milioni per Treviso, verrà potenziato il reparto di radioterapia
    La Regione ha appena approvato un piano di investimenti da 30 milioni di euro per l’acquisto di 47 apparecchiature diagnostiche di ultima generazione in grado di effettuare tac computerizzate, risonanze magnetiche ed esami radiologici. All’azienda sanitaria trevigiana spetteranno circa 6 milioni di euro e il parco macchinari sarà rinnovato da qui al 2018. Il direttore generale Francesco Benazzi ha ringraziato la Regione per aver permesso di introdurre migliorie a beneficio di tutto il territorio.
  • Ospedale Cà Foncello – Carabinieri volontari assicurano maggiore sicurezza la notte
    I volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri da lunedì sono impegnati nella sorveglianza dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso.  Il nuovo servizio di sicurezza è stato attivato, andando ad affiancare il lavoro di due vigilantes privati. Un servizio che è stato fortemente voluto dalla direzione sanitaria dell’Usl 2 per garantire un maggiore controllo di reparti e parcheggi dell’ospedale di Treviso a tutela della sicurezza del personale e dei pazienti.