Le principali notizie trevigiane di oggi:

  • Delitto di Conegliano – Mihail confessa il femminicidio durante l’interrogatorio
    Il diciannovenne moldavo Mihail Savciuc, dopo 8 ore di interrogatorio in commissariato, è crollato in un mare di lacrime confessando, sotto gli occhi della sorella attonita, di aver effettivamente assassinato l’ex fidanzata e connazionale Irina Bacal, incinta da 6 mesi di un figlio che lui non voleva. Tutti i dettagli su Notizie Plus.
  • GIP alle armi – Lettera aperta di Mascolo: “La Legge senza forza è impotente”
    Dopo il forte spavento cagionatogli dal minaccioso inseguimento subito da una BMW, il Giudice Penale Angelo Mascolo ha annunciato di voler girare armato. Nell’invocare il diritto all’autodifesa, il GIP trevigiano ha espresso forti critiche alla manica troppo larga che lo Stato oggi usa con soggetti evidentemente pericolosi .
  • De Poli al contrattacco – “Cassamarca ha erogato al territorio 400 milioni”
    Dino De Poli si è stufato d’incassare critiche restando in silenzio. Dopo l’ultima bordata, con cui Gianni Gajo di Alcedo gli aveva chiesto le dimissioni, l’anziano presidente di Fondazione Cassamarca ha replicato di aver erogato con Ca’ Spineda circa 400 milioni in 25 anni per innumerevoli progetto sul territorio, e agendo sempre sotto il controllo degli organi competenti.

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  • Processo aea Vecia e politici – Critiche a Manildo e Michielan durante il rogo
    Come ogni anno ieri a metà quaresima si è svolto il Rogo della Vecia: durante il processo di Ponte Dante la tradizionale accusa contro i potenti del paese ha preso di mira le infelici operazioni urbanistiche della giunta attuale, in particolare quelle firmate dall’assessore Michielan, come la pista ciclabile di Viale Montegrappa.
  • Plastiche Cementi Rossi – Indagine scientifica sulla popolazione, servono 10 anni
    In seguito alla richiesta della Cementi Rossi di utilizzare anche la plastica nei suoi forni, il direttore dell’ULS Benazzi ha annunciato l’avvio delle verifiche epidemiologiche necessarie a stabilirne l’eventuale nocività sulla popolazione di Pederobba e dei comuni contermini in area Pedemontana. Un responso definitivo arriverà però tra soli 10 anni.