• Ex polveriera sul Montello – A Volpago bonifica ambientale del sito, profughi in arrivo?

Il progetto di accoglienza migranti nell’ex polveriera di Volpago non è mai stato abbandonato dalla prefettura, nemmeno dopo le proteste dei sindaci e la raccolta di firme dei cittadini. Ad inizio luglio, su richiesta della prefettura, una società di bonifiche ambientali ha eliminato dal sito in questione quintali di coperture in amianto dagli edifici. La procedura di bonifica sta suscitando parecchi dubbi visto che anche in altri siti la situazione di accoglienza migranti sta superando il limite di allarmismo. Ora anche all’ex convento di Onè di Fonte dove si dovevano ospitare 280 migranti i lavori di ripristino  cheerano stati bloccati da una protesta popolare ora sono ripartiti insospettendo l’amministrazione comunale e i cittadini.

  • Nuovi immigrati ad Oderzo – Ex Caserma Zanusso pronta all’arrivo di nuovi richiedenti asilo

Altro caso emblematico è quello che sta succedendo all’ex caserma Zanusso di Oderzo che invece di ospitare 280 persone attualmente ne ha prese a carico 300. Ora la prefettura ha fatto richiesta di fornitura acqua per 500 persone. Nei giorni scorsi infatti sono stati autorizzati dei lavori per la realizzazione di una vasca in grado di contenere acque di scarico per ulteriori 220 persone. Il sindaco di Oderzo molto perplesso perché teme possano seguire complicazioni igienico-ambientali, ha chiesto chiarimenti al prefetto senza ricevere alcuna risposta.

  • POS obbligatorio da Settembre – Transizioni obbligatorie e sanzioni per chi le rifiuta

Da settembre potrebbe scattare l’obbligo per commercianti, artigiani e professionisti ad accettare pagamenti con la carta di credito per transazioni superiori ai 5 euro con sanzioni da 30 euro per ogni transazione rifiutata anche dai professionisti. Secondo Federconsumatori istallare un Pos potrebbe costare fino a 150 euro. La Cgia ha lanciato un appello per escludere alcune categorie di artigiani da questo obbligo mentre Confcommercio e Confesercenti lanciano un appello per abbattere i costi di utilizzo dei Pos.

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  • Ospedale di Montebelluna – Al San Valentino nuova risonanza magnetica e nuovi primari in arrivo

La nuova risonanza magnetica in dotazione al reparto di radiologia dell’ospedale San Valentino è stata inaugurata ieri dal governatore Luca Zaia accompagnato dal direttore generale Benazzi. Il nuovo macchinario costato circa 1 milione e 350 mila euro, va a sostituire il modello precedente ormai vecchio ed obsoleto. Si tratta di una strumentazione alto campo magnetico che permetterà dallo staff di acquisire immagini neurologiche, addominali, senologiche, vascolari e muscolo-scheletriche ad alta definizione. Ora all’ospedale si attendono ulteriori cambiamenti come l’arrivo di tre nuovi primari per i reparti di Ortopedia, Ostetricia e Fisioterapia.

  • Allarme incendi boschivi – La Marca attiva un servizio di prevenzione territoriale 

Sebbene la provincia di Treviso non sia tra quelle segnalate dalla Regione Veneto a rischio di pericolosità incendio boschivo, Cà Sugana ha comunque attivato dalla settimana scorsa dei servizi preventivi per la ricognizione nei territori dal Monte Grappa alla zona di Vittorio Veneto da parte della Forestale dello Stato. I servizi erogati comprendono la ricognizione e verifica dei punti di approvvigionamento idrico utilizzabili in caso di incendio boschivo, la percorribilità delle strade, la presenza di ostacoli al volo operativo dei velivoli VVF e la presenza di presidi antincendio nelle aree attrezzate frequentate degli escursionisti.

  • La guerra del Tiramisù – Continua la discussione sulle origini del dolce agroalimentare

Continua la discussione sulle origini del Tiramisù. Dopo il decreto del Ministero delle politiche agricole ormai pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, oltre a Zaia anche il senatore Conte ha presentato una interrogazione al ministero delle Politiche agricole, chiedendo i motivi per cui è stata riconosciuta al Friuli la tipicità e se il ministero abbia rispettato tutti i passaggi di verifica prima di attribuire alla regione il prodotto agroalimentale tradizionale.  Per ora il Friuli si è aggiudicato i PAT e in futuro ha l’intenzione di arrivare anche alla denominazione DOP/IGP. Vedremo nei prossimi giorni come si evolverà la vicenda.