35-40.000 euro: è il monte debitorio del Treviso Calcio. E soprattutto è la cifra di cui il presidente uscente Tiziano Nardin chiede l’immediata copertura per passare finalmente la mano. Oggi si terrà l’agognato summit tra l’impreditore mantovano Isidoro Claudio Dondi (primo soggetto interessatosi seriamente all’ACD quest’inverno) e l’avellinese Stefano Bisogno, che dovrebbero dividersi prima la spesa, e poi la presidenza del club. Nei giorni scorsi pareva ormai certa la morte della società attuale, data l’irreperibilità di Nardin, che aveva spazientito un po’ troppo Dondi, il quale si era convinto a dirottare le proprie velleità calcistiche sulla creazione da zero di una nuova matricola, il prossimo giugno.

Ora però la foschia va dipandosi: visto il guazzabuglio di eventi e dichiarazioni contraddittorie cui l’ambiente bianceleste assiste ormai da settimane, non vogliamo mettere la mano sul fuoco, ma sembra proprio che tutte le parti in causa siano finalmente in procinto di sedersi a un tavolo per il decisivo giro di carte.

Una volta conclusa la parte burocratica, Dondi e Bisogno dovranno velocemente rimpinguare di uomini e mezzi le varie squadre del club, avvalendosi dell’aiuto dell’agente FIFA Giulio Biasin, del prouratore Silvano Blanditi ma soprattutto di qualcuno che possa dirigere l’area sportiva.

La coppia di imprenditori infatti ha come mission “soltanto” la sistemazione del club sul piano amministrativo, per traghettare il Treviso Calcio verso un 2017/18 in cui possa nuovamente diventare appetibile per una futura proprietà dotata dei mezzi sufficienti a rilanciarlo. Questo almeno è ciò che tutto il tifo biancoceleste si augura da ormai troppo tempo…