In occasione del prossimo 8 marzo (Giornata Internazionale della Donna) il Comune di Treviso promuove la rassegna “Marzo Donna 2018”, a sostegno delle Pari Opportunità.
Per questo ha licenziato un avviso pubblico di interesse diretto ad associazioni, organizzazioni ed enti, singole cittadine e cittadini, e a tutti i soggetti interessati ad organizzare iniziative per promuovere e rafforzare la figura della donna nella società.
Le proposte dovranno pervenire entro le ore 12:00 del 31 gennaio all’ufficio protocollo del Comune di Treviso, secondo le modalità e ai recapiti reperibili sul sito www.comune.treviso.it e nel bando allegato alla presente comunicazione. Tutte le iniziative verranno valutate da una commissione, in base al valore tecnico/artistico dell’attività, all’affidabilità del soggetto proponente, al suo legame con il territorio, alla fattibilità economica dell’iniziativa.
Non c’è alcuna preclusione, invece, in merito ai format da presentare: sarà possibile proporre convegni, conferenze, mostre, performance artistiche, seminari, presentazioni di libri e ogni altra iniziativa, anche innovativa e sperimentale, purché coerente con gli scopi della rassegna “Marzo Donna 2018”.
Accoglieremo ogni proposta fattibile che diffonda la cultura delle Pari Opportunità – afferma l’Assessore alla Partecipazione, Politiche Giovanili e Pari Opportunita’ Liana Manfiogli eventi saranno gratuiti e avranno lo scopo di promuovere la  consapevolezza di sé, l’autodeterminazione e l’empowement, i diritti in ambito lavorativo, legale e familiare. “Marzo Donna 2018” dovrà essere un’occasione per informare quanti più cittadini possibile riguardo la condizione delle donne e le battaglie tese all’uguaglianza e alla parità, e le fondamentali problematiche che coinvolgono i processi di conciliazione del tempo personale, familiare e sociale. Nell’ottica di promuovere il progresso della condizione femminile, vorremmo poter accogliere anche tutte quelle iniziative che sono capaci di parlare di imprenditoria femminile, di impegno delle donne in ambito scientifico, e che magari facciano scoprire ai cittadini le figure storiche femminili determinanti per la conquista dei diritti e il miglioramento della nostra società, figure spesso dimenticate solo perché donne”.