Non sarà la Silicon Valley, ma il territorio della provincia di Treviso sta facendo passi enormi nella creazione di un ecosistema digitale pronto ad affrontare le sfide del futuro mercato del lavoro.

Le parole d’ordine sono innovazione e creatività. Sostenute da una professionalità in cui le elevate competenze nei settori dell’high-tech si affiancano a un sistema formativo tra i più all’avanguardia in Italia.

Lo scorso Gennaio al CES di Las Vegas, presso il padiglione Italia, all’interno dello spazio Eureka, è stata presentata la prossima edizione della Treviso Creativity Week. Occasione unica per far conoscere a livello internazionale un evento capace di coinvolgere aziende e genio creativo, mettendo in relazione impresa e startup.

È questo infatti un nodo fondamentale per sviluppare un ecosistema digitale integrato efficiente e capace di generare ricchezza. In questo senso gli acceleratori, così come gli incubatori di impresa costituiscono un tassello importante.

L’H-Farm di Roncade, nata nel 2005, risponde proprio a questa necessità, proponendosi come piattaforma integrata all’interno della quale convivono impresa, innovazione e formazione. Il ruolo di una simile attività si rivela allora essenziale mettendo in relazione i vari soggetti. Programmi come l’Open Innovation, ad esempio, fanno incontrare aziende con startup emergenti, generando nuovi percorsi imprenditoriali in cui la componente di innovazione si rivela la chiave per il rilancio del tessuto economico. In altre parole, una simile collaborazione produce ricchezza, a patto che entrambi i soggetti siano consapevoli dei vantaggi e delle reciproche risorse.

Un percorso di questo tipo necessita ovviamente di competenze e di un know-how di primissimo livello, aggiornato per poter competere in un mondo del lavoro in continua evoluzione.

Realtà come la scuola di animazione digitale BigRock, accademia di alta qualità nel campo della formazione, si propone proprio un simile obiettivo. Si tratta, infatti, di una delle migliori scuole di animazione digitale in Italia che nella sua sede di Roncade, a poca distanza dall’H-Farm, forma da anni professionisti con innovativi corsi, tra gli altri nel campo della grafica 3D e della realtà virtuale. Applicazioni infinite dal cinema all’industria videoludica che rappresenta oggi uno dei settori di punta sia in termini economici che di occupazione. In Italia, questo settore, ha fatto registrare nel 2017 un giro d’affari di oltre un miliardo di euro. (fonte AESVI)

Si tratta infatti di un mercato che ha fatto della tecnologia e dell’innovazione uno strumento essenziale per la sua crescita, visto anche il grande successo, negli ultimi anni, delle piattaforme di gioco online che hanno sfruttato proposte digitali innovative, come il gioco live, per intercettare un pubblico sempre più ampio. In questo campo operatori come Unibet Italia ad esempio hanno diversificato la loro offerta ludica come è evidente consultando la pagina www.unibet.it/casino/browse-games introducendo un’ampia gamma di giochi con dinamiche più appassionanti e coinvolgenti per gli utenti.

Nel campo dei canali impiegati, case di sviluppo conosciute a livello mondiale come la francese Gameloft, hanno invece deciso di investire in un altro settore, oggi in rapida crescita, quello dei giochi da dispositivi mobili. Consultando la sezione www.gameloft.com/it/games sulla pagina ufficiale, anche in questo caso le parole d’ordine sono diversificazione, qualità del prodotto e coinvolgimento.

Una strategia, questa, che non è sfuggita neppure a coloro che operano nella promozione culturale dove le nuove tecnologie, dalla realtà aumentata a quella virtuale, si trasformano in strumenti potenti per intercettare i visitatori. È il caso ad esempio del progetto Canova Experience che ha trasformato la Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno in un centro multimediale integrato che grazie a una piattaforma digitale permette di accedere a tour virtuali, all’archivio storico dell’artista e a tanti altri contenuti. Tutto questo sia da remoto, che durante la vista in situ, visto che le sale del museo sono state “potenziate” con totem touch screen e QR Code per rendere la visita più immersiva e coinvolgente.

Uno sviluppo dunque, quello del territorio di Treviso, che punta a generare ricchezza e talenti favorendo l’innovazione e la relazione; relazione tra impresa e nuove startup in un’ottica di collaborazione per costruire insieme il futuro. Che a quanto pare non è poi così lontano.