Il sogno svanisce a Bologna pur con Matteo Fantinelli miglior giocatore italiano; Davide Moretti secondo tra i giovani e Stefano Pillastrini secondo fra gli allenatori. La De’ Longhi è ben rappresentata nelle classifiche dell’eccellenza nella regular season di A2, stilate in base ai voti dei presidenti, degli allenatori e dei capitani delle 32 squadre di A2.

Ad un passo
Ma l’impresa è solo sfiorata: in finale ci va la Fortitudo, che ora attende garacinque fra Scafati e Brescia. Non c’è mancato molto però per andare al terzo spareggio di fila, ad un certo punto il miracolo pareva anche fattibile ma quando si falliscono sistematicamente tutte le chance per rivoltare la gara non può che finire così. Partita d’altri tempi, punteggio da palla al cesto, due avversari con addosso il classico mix di paura di vincere e di perdere. Bologna comunque qualcosa di più l’ha fatto, circondata dal muro dei suoi tifosi addirittura ha sbagliato di più, ha preso meno rimbalzi ma ha tirato 10 liberi in più. In sostanza s’è dimostrata più matura, più pronta a certe serate al cardiopalma.

L’analisi
Ci sarà tempo e modo per analizzare a dovere ogni aspetto, resta il fatto che la miglior squadra in assoluto della regular di serie A2 è stata costretta tre volte a rimediare in trasferta ai deragliamenti interni. Ed alla terza volta è caduta: con onore ma non ce l’ha fatta. E dire che al contrario di garatre l’inizio trevigiano è stato più disinvolto: sfruttando i pasticci di Daniel TvB si mantiene davanti e si difende bene, Bologna perde palla anche per 24”, poi però impiomba un 7-0 con 5 punti del migliore in campo, Montano, conseguenza del fatto che la sua squadra inizia a recuperare palloni ed a correre. In una partita che è già diventata un corpo a corpo, arbitrata da una terna senz’altro meno pavida e più autoritaria di quella di due sere prima. È tuttavia sempre Montano a creare guai, sua la tripla del controsorpasso: ci fosse un Ancellotti un po’ più presente la De’ Longhi potrebbe sfruttare meglio la consueta superiorità a rimbalzo. I pochissimi canestri segnati sono parti dolorosi di attacchi soffocati dalle difese, Treviso però fa anche peggio della Effe perché letteralmente non la mette mai. Ed a metà gara le palle perse sono ancora troppe, 11, come in garatre: sinistro presagio. È evidente però che la De’ Longhi per farcela deve per forza incrementare la sua produzione d’attacco, cosa che tuttavia resta nella mente di Pillastrini. E dire che sono spesso dei buoni tiri, è che proprio non vanno dentro, anche se Fantinelli e Powell sono ammirevoli. Insomma, TvB resta sempre a contatto e capitan Fabi impatta a 45 al 35’ col primo e unico suo canestro. È l’illusione estrema.

La fine
Montano ritrova subito il vantaggio dopodiché il Fante sbaglia la tripla, Moretti perde palla, Powell fa passi. È che poi non c’è nemmeno un pelo di fortuna: esce la tripla di Powell; due liberi di Amoroso fissano il -5, la fine è la persa di Fabi a -74”, poi la chiude, ovviamente, un trevigiano, Carraretto. Il PalaDozza può esplodere, per la De’ Longhi l’avventura finisce qui. Stagione naturalmente da incorniciare, anzi memorabile, onore a questi ragazzi straordinari ed eccezionali ma ieri sera i cuori biancazzurri erano solo gonfi di amarezza e delusione.

Gian Nicola Pittalis

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